«Mia moglie è posseduta dal demonio», poi la stupra e la picchia davanti alla figlia: 41enne a processo per maltrattamenti e violenza sessuale


Per anni le ha fatto credere di essere posseduta dal diavolo. Le imponeva riti notturni a base di acqua santa, la insultava, la controllava ossessivamente e la costringeva a subire rapporti sessuali contro la sua volontà. Ora un uomo di 41 anni è imputato al Tribunale di Roma con le accuse di maltrattamenti e violenza sessuale. La vittima, racconta Il Messaggero, ha 37 anni e si è costituita parte civile nel processo. Davanti ai giudici della quinta sezione collegiale, la donna ha ricostruito anni di vessazioni fisiche e psicologiche.
Il telefono sequestrato per settimane
Tutto sarebbe iniziato nel 2018, quando il marito avrebbe instaurato «un regime di vita improntato abitualmente a sopraffazioni e vessazioni», decidendo ogni aspetto della vita della moglie: i soldi da prelevare, il permesso per votare e il controllo ossessivo del telefono, che veniva sequestrato alla donna anche per intere settimane. «Chiamavo mia figlia e rispondeva lui», ha raccontato in aula il padre della donna.
Gli abusi di fronte alla figlia
Ma la violenza, stando a quanto ricostruito, non si limitava al controllo. Quando lei provava a reagire, l’uomo la prendeva a schiaffi e pugni. «Non sai fare la moglie», le urlava. E poi la costringeva ad avere rapporti sessuali con lui: «Devi farlo per dimostrarmi che io sono il tuo uomo». In un’occasione, secondo quanto ricostruito dalla pubblica accusa, l’uomo le avrebbe dato una testata per strapparle il telefono di mano, mentre un’altra volta la avrebbe presa a morsi e poi l’avrebbe stuprata nel bagno di casa. Episodi di questo genere sarebbero avvenuti anche di fronte alla figlia della coppia.
L’ossessione per il demonio
L’uomo, scrive ancora Il Messaggero, era ossessionato dall’idea che la moglie fosse «indemoniata». Al punto che di notte spargeva acqua santa in giro per casa e la minacciava: «Verserai lacrime amare per me, ti renderò povera». I genitori della donna, che hanno testimoniato in aula, hanno raccontato: «Sapevamo che litigavano, ma non immaginavamo tutto questo». I primi sospetti sono emersi nel 2021, durante una vacanza a Montalto di Castro, quando la figlia chiese loro di essere riportata a casa: «Aveva dei lividi, ma ci disse che aveva sbattuto contro una porta. Solo più tardi ci confidò che dormiva sempre abbracciata alla bambina, che non voleva più stare con lui».