Ancora più soldi dalle multe per i Comuni, la classifica del Codacons sulle città che incassano di più: cosa cambia a giugno con gli autovelox


Ammonta a quasi 650 milioni di euro l’incasso totale del 2024 delle venti principali città italiane dalle multe stradali. Lo rende noto il Codacons, che ha analizzato i rendiconti degli enti locali, obbligati per legge a divulgare i dati sui ricavi delle multe stradali entro il 31 maggio, indicando gli introiti delle sanzioni del codice della strada e il relativo utilizzo. Il dato del 2024, spiega l’associazione di difesa dei consumatori, è in aumento dell’11,3% rispetto ai proventi totali riscossi nel 2023. In testa alla classifica c’è ancora una volta Milano, con quasi 205 milioni di euro incassati grazie alle multe stradali (+57,5 milioni rispetto al 2023). Completano il podio Roma (con quasi 169 milioni) e Firenze (con 61,5 milioni), mentre Torino è quarta con 45,3 milioni.
Quanto incassano le città italiane dalle multe stradali
Il comune che registra l’incremento maggiore delle multe rispetto al 2023 – almeno in termini percentuali è Campobasso: +174% e passa da 112mila a 308mila euro. Milano segna un +39% di proventi delle multe, Firenze +36,5%. La città col decremento più alto – sempre nel confronto tra 2023 e 2024 – è Perugia, dove l’incasso dalle multe stradali è sceso da 5,1 a 2,2 milioni di euro. Se si analizza il valore delle sanzioni stradali rispetto al numero di residenti dei vari comuni, si scopre che l’importo pro-capite più elevato è a Firenze, con una media di 168 euro di multe a residente nel 2024.
Dal 12 giugno nuove regole sugli autovelox
E sempre a proposito di multe, c’è un’altra associazione dei consumatori – Assoutenti – che lancia un avvertimento in vista dell’estate. Dal 12 giugno, infatti, «le amministrazioni locali, con l’entrata in vigore definitiva delle nuove regole varate dal Mit lo scorso anno, non potranno più disseminare le strade di autovelox, ma dovranno rispettare distanze minime tra una postazione e l’altra e installarli dopo il parere dei prefetti». Dalle Dolomiti al Salento, sono centinaia le strade con autovelox non omologati e che andranno quindi spenti per evitare raffiche di ricorsi da parte degli automobilisti. «In assenza di regole certe», avverte Assoutenti, «si rischia il caos sulle strade delle vacanze, con conseguenze non indifferenti sul fronte della sicurezza stradale e sulle casse degli enti locali».
Foto copertina: ANSA/Andrea Fasani