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L’effetto boomerang dei dazi Ue contro le auto elettriche cinesi: ora Pechino invade l’Europa con veicoli a benzina e diesel – I dati

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Secondo uno studio dello Schmidt Automotive Research, nel 2025 potrebbero entrare nel mercato europeo circa un milione di veicoli cinesi

Nei piani della Commissione europea, i dazi sulle auto elettriche di fabbricazione cinese avrebbero dovuto tamponare l’ingresso in Europa dei veicoli proveniente da Pechino. Le cose, però, sembrano essere andate diversamente. Secondo uno studio dello Schmidt Automotive Research – un think tank tedesco del settore automobilistico – le misure protezionistiche imposte da Bruxelles hanno avuto un effetto collaterale forse imprevisto: un’impennata delle importazioni di veicoli con motori a combustione interna (Ice), ossia le auto a benzina e diesel.

La strategia dei produttori cinesi per aggirare i dazi Ue

Secondo l’ultimo studio dello Schmidt Automotive Research, nei primi tre mesi del 2025 sono entrate in Europa 200mila nuove autovetture di produzione cinese. Le stime per i prossimi trimestri indicano che entro la fine dell’anno il totale dei veicoli esportati da Pechino verso l’Ue si aggirerà intorno a un milione di unità. Cifre di questo genere sono esattamente ciò che Bruxelles avrebbe voluto evitare quando lo scorso anno ha imposto dazi sulle importazioni cinesi. E invece i produttori di Pechino hanno presto trovato una scappatoia per continuare a portare avanti le loro mire in Europa. Semplicemente, anziché esportare veicoli elettrici (gli unici presi di mira dai dazi dell’Ue), hanno aumentato le esportazioni di tutte le altre tipologie di auto – benzina, diesel e ibride – così da aggirare le tariffe.

Le 3 destinazioni delle auto cinesi: Italia, Spagna e Uk

Questo cambio di strategia non solo complica gli sforzi di Bruxelles per ridurre le emissioni di gas serra e passare alla mobilità elettrica, ma rende vani i tentativi di proteggere i produttori europei di automobili. Concentrandosi sull’export di auto a benzina e diesel, i concorrenti cinesi continuano infatti a guadagnare quote di mercato nel Vecchio Continente, senza neppur doversi preoccupare delle barriere tariffarie. Un altro studio, condotto dallo stesso think tank tedesco, mostra come le esportazioni di veicoli dalla Cina vanno a finire soprattutto nel Regno Unito, in Spagna e in Italia. I mercati di questi tre Paesi rappresentano da soli oltre due terzi (il 68,2%) di tutti i veicoli di marchi cinesi consegnati nel primo trimestre dell’anno in Europa.

Foto copertina: EPA/Ji Haixin | La nave del colosso automobilistico cinese Byd si prepara a trasportare oltre 7mila veicoli da Taicang City, in Cina, fino al Brasile, 27 aprile 2025

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