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Dai sottomarini atomici alle fabbriche di armi, così il Regno Unito risponde alla minaccia russa. Starmer: «Prepariamoci alla guerra»

02 Giugno 2025 - 12:03 Bruno Gaetani
starmer-piano regno-unito-guerra russia
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Presentata in Scozia la nuova dottrina della difesa. Il ministro John Healey: «È un messaggio chiaro per Mosca»

«Se vogliamo scoraggiare un conflitto, il miglior modo è prepararsi a un conflitto». Keir Starmer si affida all’antico adagio latino – Si vis pacem, para bellum – per formalizzare la revisione della strategia militare del Regno Unito. Da una base di sommergibili in Scozia, il premier britannico rivendica la scelta di Londra di ammodernare il proprio deterrente nucleare e punta il dito contro «la minaccia» che proviene da Mosca, che costringe il suo Paese a «farsi trovare pronto» per un ipotetico scenario di guerra.

Il «diritto assoluto all’autodifesa» dell’Ucraina

Nel giorno in cui viene svelata la revisione della strategia di difesa del Regno Unito, Starmer ribadisce il suo pieno appoggio all’Ucraina, che «ha il diritto assoluto all’autodifesa» e le cui incursioni a distanza contro alcune basi aeree strategiche russe sono pienamente «legittime». Parlando con la stampa, il premier britannico si è detto sempre più colpito «dallo spirito di resistenza e dal coraggio» del popolo ucraino e ha descritto l’attacco di ieri contro la Russia come una dimostrazione del fatto che Kiev «non è sconfitta». Anzi, secondo Starmer l’Ucraina dispone ormai di «una delle più temprate forze combattenti d’Europa».

Il Regno Unito si prepara alla guerra

La nuova dottrina della difesa britannica, che viene aggiornata ogni dieci anni, conta circa 140 pagine ed è pensata soprattutto per rendere il Regno Unito «pronto a combattere una guerra», qualora dovesse essercene bisogno. Con questo obiettivo fisso in testa, Londra annuncia che si doterà di dodici nuovi sottomarini a propulsione atomica, che saranno pronti entro la fine del decennio. Altri 15 miliardi di sterline – ossia circa 18 miliardi di euro – saranno usati per ammodernare il deterrente nucleare. Prevista poi la formazione di una nuova Guardia nazionale, un esercito territoriale di cittadini impegnati a difendere le infrastrutture strategiche, gli aeroporti e le linee di comunicazione.

«Un messaggio a Mosca»

John Healey, ministro della Difesa britannico, ha detto chiaramente che la nuova dottrina militare rappresenta «un messaggio per Mosca», le cui minacce vengono definite «immediate e pressanti». La strategic defence review presentata oggi dal governo inglese prevede poi una spesa di 1,5 miliardi di sterline per sei nuove fabbriche di armi, che dovrebbero portare alla creazione di 1.800 nuovi posti di lavoro. Per realizzare tutti gli obiettivi fissati nel documento, l’esecutivo guidato da Starmer dovrà aumentare le spese militari fino a raggiungere almeno il 3% del Pil, ma non è ancora chiaro come si riuscirà a far quadrare i conti.

Foto copertina: EPA/Andy Rain | Il premier britannico Keir Starmer

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