Ultime notizie Chiara PoggiDonald TrumpElon MuskFemminicidiGaza
ATTUALITÀChiara PoggiDnaInchiesteLombardiaOmicidiPavia

Garlasco, i dubbi della famiglia Poggi sulle analisi: «Prelievi del Dna a chi ha esaminato i reperti». La scelta di Stasi e l’attesa per l’incidente probatorio

03 Giugno 2025 - 18:38 Filippo di Chio
garlasco villetta chiara poggi sempio
garlasco villetta chiara poggi sempio
Tra due settimane inizieranno le analisi su una quarantina di reperti, da cui i genetisti tenteranno di estrarre materiale genetico da comparare con quelli prelevati ai frequentatori della villetta di via Pascoli

Non solo il Dna di Andrea Sempio e dei più assidui frequentatori della villetta di via Pascoli a Garlasco, ma anche di tutti i tecnici e investigatori che in passato hanno preso parte alle analisi sull’omicidio di Chiara Poggi. È la richiesta che il genetista Marzio Capra, consulente della famiglia della 26enne uccisa in casa sua il 13 agosto 2007, dovrebbe presentare nei prossimi giorni. In particolare a partire dal 17 giugno, data fissata dalla gip Daniela Garlaschelli per l’inizio dell’incidente probatorio. Insomma, l’intenzione dei Poggi sembra essere quella di rimettere tutte le ipotesi sul tavolo. E, di fatto, ripartire davvero da zero con le analisi.

La richiesta della famiglia Poggi e i risultati dell’incidente probatorio

In realtà, almeno parzialmente, la richiesta del perito della famiglia Poggi era già stata anticipata dalla gip. Nell’ultima udienza prima dell’incidente probatorio, quella del 16 maggio, Daniela Garlaschelli aveva infatti aggiunto un medico legale, tre investigatori e alcuni soccorritori tra le persone che dovevano sottoporsi a un prelievo di Dna. La proposta di Marzio Capra, scrive l’Ansa, sarà «condizionata a come vorrà procedere il perito del giudice e all’estrapolazione o meno di materiale biologico dai reperti». In poche parole se la genetista Denise Albani, commissario capo tecnico biologo, riuscirà ad estrarre materiale biologico dagli elementi 

Garlasco, chi ha dovuto sottoporsi al prelievo del Dna

Il materiale genetico di decine di persone andrebbe quindi a sommarsi a quello acquisito alle gemelle Cappa, ai tre amici di Andrea Sempio (Roberto Freddi, Mattia Capra e Alessandro Biasibetti) e a Marco Panzarasa, amico stretto di Alberto Stasi, condannato in via definitiva. E, ovviamente, alle persone più strettamente coinvolte nel procedimento: Sempio, amico del fratello della vittima e unico indagato, lo stesso Stasi e i familiari di Chiara Poggi. 

La strategia di Stasi e Sempio: «Estendere i prelievi? Per ora no»

L’occasione di allargare i prelievi anche ad altre persone non dovrebbe invece essere colta né dai difensori di Alberto Stasi né da quelli di Andrea Sempio. «Per ora non chiederemo una estensione, poi vedremo», ha chiarito al Giorno l’avvocata Giada Bocellari, legale dell’allora fidanzato della vittima. Tutti i Dna saranno comparati per «accertare l’eventuale corrispondenza o compatibilità» con i profili estrapolati dal materiale sotto le unghie di Chiara. Ma anche da altre 58 impronte contenute in 35 «adesivi dattiloscipici», da un frammento di tappetino del bagno e dagli avanzi dell’ultima colazione della vittima. 

leggi anche