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Roma, il bilaterale tra Giorgia Meloni e Emmanuel Macron dura tre ore: sul tavolo la questione Ucraina e il Medio-Oriente – Il video

03 Giugno 2025 - 19:17 Alba Romano
I due leader europei si sono incontrati a Palazzo Chigi. All'ordine del giorno la situazione geopolitica ma anche le future soluzioni europee per far fronte alle nuove spese

Si è concluso a Palazzo Chigi l’incontro bilaterale tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il presidente francese Emmanuel Macron. Il faccia a faccia è durato quasi tre ore. E subito dopo si è tenuta una cena di lavoro allargata alle delegazioni. Sorrisi, strette di mano, baci sulle guance e qualche parolina mormorata all’orecchio: è iniziato così l’incontro tra la premier italiana e il presidente francese. Si tratta del primo vertice ufficiale tra i due leader europei, che hanno dato il via all’incontro ascoltando gli inni e passando in rassegna il reparto d’onore della Marina Militare. Al centro del dialogo la competitività europea, la difesa comune e il rafforzamento dei legami transatlantici: tutti temi su cui l’inquilino dell’Eliseo ha fortemente insistito nelle ultime settimane. All’ordine del giorno ci sarà anche il contrasto comune all’immigrazione irregolare, per costruire «un’Europa più sovrana, più forte e più prospera».

I dissapori Meloni-Macron e i temi all’ordine del giorno

Nelle ultime settimane, Macron e Meloni erano stati protagonisti di incomprensioni sui principali argomenti all’ordine del giorno nel Vecchio Continente. A partire dal sostegno all’Ucraina e, in particolare, all’eventuale invio di un contingente di peacekeeping dopo il potenziale raggiungimento di un cessate il fuoco tra Mosca e Kiev. Saranno discusse, però, anche le modalità con cui i Paesi a dodici stelle potranno – e dovranno – reperire risorse per finanziare le nuove priorità strategiche dell’Ue. Al momento l’ipotesi più accreditata sarebbe quella di affidarsi a un insieme di investimenti privati e risorse comuni. Saranno, poi, ovviamente toccati i temi geopolitici più caldi. Su tutti il conflitto in medio Oriente, ma anche la situazione in Libia e eventuali missioni congiunte per rafforzare la sicurezza e la stabilità nel mar Mediterraneo.

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