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Arresti anti-migranti a Los Angeles, scontri con la polizia. Trump fa mandare i militari: «Risolviamo nel modo giusto»

08 Giugno 2025 - 07:06 Ugo Milano
Scontri Loa Angeles dopo raid immigrazione
Scontri Loa Angeles dopo raid immigrazione
Il presidente Usa contro il sindaco di Los Angeles e il governatore della California, secondo lui «incapaci di fare il loro lavoro»· La rivolta per le strade dopo il raid degli agenti federali dell'immigrazione

Nuove proteste sono scoppiate a Los Angeles contro i raid delle autorità per l’immigrazione, che hanno arrestato almeno 44 persone. Secondo quanto riferito dai media locali, i manifestanti si sono scontrati con la polizia fuori da un grande negozio di mobili, Home Depot. Gli agenti si erano concentrati proprio sui negozi di abbigliamenti, in cui sospettavano ci fossero clandestini. Nel frattempo, decine di persone sono state fermate per le manifestazioni di venerdì nel centro della città. Gli agenti in assetto antisommossa, equipaggiati con elmetti e scudi, si sono radunati nella zona scontrandosi con i manifestanti che da due giorni stanno protestando.

L’intervento di Trump: «Il governo federale risolverà»

Sugli scontri a Los Angeles è intervenuto anche Donald Trump. «Il governatore della California, Gavin Newscum, e il sindaco di Los Angeles, Karen Bass, non riescono a fare il loro lavoro, cosa che tutti sanno, allora il governo federale interverrà e risolverà il problema delle rivolte e dei saccheggiatori nel modo giusto!!!», ha scritto il presidente Usa su Truth, utilizzando il soprannome dispregiativo che ha affibbiato al governatore della California Newsom, dove «scum» significa spazzatura.

Homan annuncia l’invio della Guardia Nazionale

Lo zar dei confini di Donald Trump, Tom Homan, che ha raggiunto Los Angeles per far fronte all’emergenza, ha dichiarato di voler inviare la Guardia Nazionale per fermare le proteste nella metropoli. «A breve faremo intervenire la Guardia Nazionale», ha dichiarato in un’intervista a Fox News. Il consigliere della Casa Bianca, Stephen Miller, si è scagliato contro le proteste, definendole un’«insurrezione» contro gli Stati Uniti.