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Maddie McCann, trovati campioni di «ossa e vestiti». La possibile svolta 18 anni dopo sulla bimba scomparsa in Portogallo

10 Giugno 2025 - 17:46 Cecilia Dardana
Maddie McCann, nuove ricerche
Maddie McCann, nuove ricerche
Dalle ricerche effettuate settimana scorsa sarebbero emersi frammenti di vestiti e ossa che ora saranno sottoposti ad analisi «per valutarne la potenziale rilevanza ai fini delle indagini»

A 18 anni di distanza, c’è forse una svolta nelle indagini su Madeleine Mccann, la bambina scomparsa nel maggio 2007 in Portogallo. Secondo quanto riferito dai media lusitani, dalle ricerche effettuate settimana scorsa sarebbero emersi campioni di vestiti e ossa. Giovedì scorso, infatti, una squadra di investigatori tedeschi e portoghesi aveva concluso la tre giorni di ricerche in una zona a Lagos, in Portogallo. Un ultimo tentativo per trovare possibili nuove prove contro il principale sospettato, Christian Brueckner.

Trovati frammenti di vestiti e ossa

I primi rapporti suggerivano che l’operazione, svolta a 30 miglia da dove la piccola Madeleine era scomparsa, non avesse portato risultati. Ma ora emerge che frammenti di vestiti e ossa sono in realtà stati ritrovati e saranno sottoposti ad analisi questa settimana. Come riportano i media portoghesi, «gli inquirenti non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla possibile correlazione tra i ritrovamenti e la scomparsa di Madeleine, ma questa è chiaramente la loro speranza». Le ricerche, ad ogni modo, avrebbero portato alla luce materiale sufficiente a giustificare, secondo gli inquirenti, un’ulteriore analisi in laboratorio. «Durante la perquisizione sono stati sequestrati diversi oggetti che saranno ulteriormente esaminati dalla polizia tedesca», ha riferito la Cnn Portugal. Secondo quanto riportato dal quotidiano Correio da Manhã, i materiali saranno ora analizzati attentamente nel laboratorio della polizia «per valutarne la potenziale rilevanza ai fini delle indagini».

Le ricerche nei pressi di Lagos

La scorsa settimana è stata setacciata un’area di quasi 50 ettari nei pressi di Lagos, nell’Algarve, non lontano da dove alloggiava la famiglia McCann 18 anni fa, e soprattutto dove viveva all’epoca dei fatti Christian Brueckner, il detenuto tedesco da tempo principale sospettato per la morte e la sparizione della piccola. Il tentativo voluto dagli inquirenti tedeschi, da molti giudicato come disperato, era quello di individuare resti umani o qualche oggetto appartenuto alla bimba con una traccia del suo Dna. Sono state battute zone in gran parte già setacciate in passato e usando i mezzi più avanzati, incluso un georadar per le rilevazioni in profondità. E ora, forse, la svolta.

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