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Il matrimonio a Malta, l’appuntamento ai Parioli, le notti a zonzo per Roma. Tutti i misteri di Rexal Ford (che ora vuole tornare negli Usa)

15 Giugno 2025 - 08:52 Ugo Milano
rexal ford villa pamphili grecia skianthos
rexal ford villa pamphili grecia skianthos
Il 46enne americano sarebbe stato nella Capitale per due mesi prima della tragica fine della moglie e della figlia. Cosa non torna nel caso dei delitti di Villa Pamphili

Vagabondo al limite del clochard e «regista/produttore» referenziato, padre e marito violento ma in grado di tenere a bada la polizia con un buon italiano. Sono i molti, troppi volti con cui Rexal Ford ha vagato per Roma per almeno due mesi, in compagnia della moglie e della bimba poi morte e abbandonate tra i cespugli di Villa Pamphili. Stanno indagando su tutto ciò gli inquirenti della procura di Roma che hanno spiccato il mandato d’arresto per il 46enne americano, bloccato venerdì sull’isola di Skiathos, in Grecia. Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, Ford si trovava in Europa da due anni ed era a Roma almeno da aprile. Un fantasma però, ufficialmente, considerato che il suo nome non compare mai nel database degli alloggiati in hotel o affittacamere della città. Insieme alla moglie – una 29enne di nazionalità russa o ucraina secondo il Tg1 – e alla bimba di pochi mesi hanno sempre dormito all’addiaccio, magari proprio a Villa Pamphili? O sono stati ospitati da qualcuno?

Il profilo (falso) dell’attore e le notti a zonzo per Roma

Quel (poco) che è certo è che la coppia è stata vista nelle settimane precedenti al tragico epilogo in fila in alcune mense benefiche di Roma, cambiare la bambina su un fasciatoio di fortuna al mercato di via San Silverio. E poi le sere «scombinate» nel centro di Roma, come quella del 20 maggio finita in rissa a Campo de’ Fiori. È probabilmente quella la prima occasione in cui Ford si trova costretto a fornire spiegazioni alla polizia: oltre ad assicurare che quelle con lui sono moglie e figlia, dirà agli agenti di essere un regista americano (è un omonimo). Quella versione, emerge ora, la usa però anche in altri contesti. Per lo meno una volta la usa a scopi «professionali». Il 7 maggio infatti l’uomo fa visita a una casa di produzione in zona Parioli, scrive ancora Fulvio Fiano sul Corriere, e prova ad accreditarsi come regista, brandendo pure un presento copione da lui scritto. Sono forse i primi tentativi di una sortita romana che virerà poi verso il peggio.

Ford vuole tornare negli Usa

Da dove vi era arrivato? Al momento non vi è certezza, anche se pare appunto accertato che il piccolo nucleo famigliare fosse già in Europa da circa due anni. Ai genitori negli Usa Ford ha poi detto di aver sposato la ragazza ormai morta a Malta. E a La Valletta sarebbe nata anche la loro bimba. Le due donne trovate morte il 7 giugno a Villa Pamphili restano a tutt’oggi senza un nome, le verifiche proseguono. Dalla Grecia ora però Ford lascia intendere di non volerci tornare in Italia, sicuramente non per essere processato. Vorrebbe essere estradato invece negli Usa, emerge. Ma non è detto che il suo desiderio possa essere accontentato, anche perché da Washington, sinora, non è arrivata alcuna richiesta in tal senso alle autorità greche. Mentre la procura di Roma spinge per la sua consegna quanto prima, per far luce sui troppi punti ancora oscuri di questa drammatica vicenda.

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