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Israele, nuovi raid su Teheran: «Controlliamo lo spazio aereo». L’Iran apre ai negoziati, Wsj: «Solo se gli Usa non partecipano agli attacchi» – Il video

16 Giugno 2025 - 16:55 Alba Romano
teheran israele iran raid usa colloqui
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Nelle ultime ore forti botti nel terzo distretto della capitale. Secondo il Wall Street Journal, primi contatti tra le parti tramite intermediari. Almeno 224 i morti e oltre 1.200 i feriti in Iran negli attacchi israeliani da venerdì, secondo i dati del ministero della Salute

L’Iran apre alle trattative sul nucleare con gli Stati Uniti. Tramite intermediari arabi, la leadership di Teheran – già decimata negli ultimi giorni dai letali attacchi mirati della Idf – avrebbe comunicato «con urgenza» a Washington di voler porre fine alle ostilità e riprendere i colloqui sui programmi nucleari. Stando al Wall Street Journal, lo stop alla pioggia di missili balistici su Israele si fermerà solo a una condizione: gli Stati Uniti non devono in nessun modo partecipare ai raid sulle centrali di arricchimento dell’uranio e sulle basi militari iraniane. Nei confronti di Tel Aviv, invece, il tono del messaggio sarebbe leggermente differente: «Contenere la violenza è nell’interesse di entrambe le parti».

I dubbi di Tel Aviv e il ruolo chiave degli Stati Uniti

Allo stato attuale delle cose, però, è difficile prevedere le prossime mosse. Un rallentamento dell’offensiva israeliana, proprio nel momento in cui il premier Benjamin Netanyahu ha dichiarato di avere «il totale controllo dello spazio aereo su Teheran», è un’ipotesi lontana. La promessa di Tel Aviv è infatti quello di smantellare o danneggiare pesantemente il programma nucleare e il sistema missilistico della Repubblica islamica: «È una guerra, non un attacco». Dall’altra, secondo il Wsj, da Teheran sperano che nel gabinetto di guerra israeliano l’abbia vinta il timore di rimanere intrappolati in una nuova guerra di logoramento. Che, nei fatti, li costringa a scendere a patti per risolvere un conflitto in cui Tel Aviv sarebbe entrata «senza una chiara strategia di uscita». Un ruolo chiave in questa direzione potrebbe giocarlo Washington: se mettesse in chiaro di non voler prendere parte a nessuna offensiva su Teheran, potrebbe mutilare le possibilità di successo totale dell’Idf.

Teheran di nuovo sotto le bombe, l’Idf chiede l’evacuazione: «Per la vostra sicurezza»

Intanto, per il momento, continuano gli attacchi incrociati tra Israele e Iran. L’Idf ha ripreso a colpire la capitale iraniana, dopo aver lanciato in lingua farsi un avviso di evacuazione ai residenti del terzo distretto. «Avviso urgente a lavoratori e residenti del Distretto C di Teheran, come indicato sulla mappa. Nelle prossime ore, le Idf opereranno nell’area, come già avvenuto negli ultimi giorni in tutta Teheran, per colpire le infrastrutture militari del regime iraniano». Poi il messaggio ai civili: «Cari cittadini, per la vostra sicurezza, vi esortiamo a evacuare immediatamente l’area contrassegnata. La vostra presenza in quest’area mette a repentaglio la vostra vita».

Gli attacchi notturni sull’Iran

Nei raid dell’aviazione israeliana su Teheran della scorsa notte sarebbero stati colpiti almeno una decina di centri di comando della forza Quds, l’unità d’élite dei Guardiani della rivoluzione. Si tratta, secondo quando si apprende da qualificate fonti di sicurezza che stanno seguendo gli sviluppi della guerra, di sedi nei quartieri di Narmak e Lavizan, nella parte nord orientale di Teheran, dove sono state segnalate diverse esplosioni. I bombardamenti avrebbero preso di mira anche il quartier generale dei Basij, la forza paramilitare fondata da Khomeini e l’ospedale Farabi di Kermanshah, nell’ovest dell’Iran. Lo scrive l’agenzia iraniana Mehr, aggiungendo che «il regime israeliano continua a prendere di mira i civili iraniani».

Intercettato un drone vicino alla residenza di Netanyahu

Intanto, l’Idf ha reso noto di aver intercettato un drone, inseguito per mezz’ora da un caccia dell’Aeronautica, lanciato dall’Iran e penetrato da est nel territorio del Paese raggiungendo la pianura costiera e la città di Cesarea, dove si trova la residenza del premier Benjamin Netanyahu. Intanto, continua la conta dei morti: sarebbero almeno 224 le vittime e oltre 1.200 i feriti in Iran negli attacchi israeliani da venerdì, secondo i dati del ministero della Salute. Ventiquattro, invece, le vittime israeliane, quasi 600 i feriti, di cui 10 gravi.

Arrestati due agenti del Mossad

La polizia iraniana ha arrestato altri due agenti dei servizi segreti israeliani Mossad, in provincia di Teheran, e durante le operazioni sono stati confiscati 200 kg di esplosivo e equipaggiamento per 23 droni. Lo ha affermato il portavoce delle forze di polizia della Repubblica islamica, Sa’eed Montazer al-Mahdi, aggiungendo che gli agenti sono stati identificati e arrestati ieri sera a Fashafuyeh, in provincia di Teheran, mentre già il giorno precedente altre due persone ritenute agenti del Mossad erano state arrestate nella provincia di Alborz, che confina con quella di Teheran.

I missili iraniani intercettati

Intanto, l’Idf fa sapere che i caccia dell’aeronautica israeliana hanno distrutto durante la notte 20 missili terra-terra pochi minuti prima che fossero lanciati su Israele, in una ondata di raid che ha colpito 100 obiettivi militari a Isfahan, nell’Iran centrale. Cinquanta caccia hanno identificato e distrutto centri di comando, magazzini con missili, colpito una squadra che stava per lanciare ordigni. Dall’inizio dell’operazione in Iran, ha detto il portavoce, più di 120 rampe di lancio missili sono stati messi fuori uso, un terzo del totale in possesso dell’Iran.

L’attacco a Gush Dan

Due grattacieli colpiti da missili. Diversi civili uccisi. Un bambino di dieci anni ferito. E «gravi distruzioni» nel centro e nel nord di Israele. È il bilancio di un attacco dell’Iran a Gush Dan con i missili balistici nel distretto centrale che comprende Tel Aviv. Nella notte era stato Israele a colpire per primo Teheran con due enormi esplosioni a nord della capitale dell’Iran. Missili Spike a Lavizane Narmak hanno ucciso funzionari iraniani. L’esercito israeliano ha intimato ai residenti di tutto il paese di continuare a rimanere nelle immediate vicinanze delle aree protette in un post su X. «Gli spostamenti nell’area dovrebbero essere ridotti e si devono evitare grandi assembramenti. Dopo aver ricevuto l’allerta, si raccomanda di entrare nell’area protetta e rimanervi fino a nuovo avviso ufficiale». L’Idf ha rilevato una raffica di missili balistici lanciati dall’Iran verso Israele. I militari ordinano ai civili di entrare nei rifugi antiaerei e di rimanervi fino a nuovo avviso. I soccorritori del Magen David Adom hanno segnalato la caduta di alcuni missili balistici lanciati dall’Iran. Gli allarmi sono arrivati ad Haifa e nella zona di Kiryat Ata, ad Acri, sulle alture del Golan e nelle valli, nel blocco di Dan, nella Sefela, nello Sharon e nell’area di Eilat.

I missili balistici

Un incendio è scoppiato in un edificio a Petah Tikva, nel centro di Israele, dopo essere stato colpito da un missile lanciato dall’Iran. I missili hanno colpito due grattacieli residenziali. Tre civili sono rimasti uccisi nell’impatto diretto di missili balistici iraniani nel centro di Israele. l direttore generale del Magen David Adom, Eli Bin, ha aggiornato il bilancio a 90 feriti. I vigili del fuoco e i soccorsi hanno riferito che sono operative 16 squadre in diverse scene del distretto centrale di Dan e che è stato creato un centro per localizzare e salvare le persone intrappolate, aggiungendo che sul posto si è verificata una notevole distruzione. In diversi appartamenti nel centro del Paese ci sono persone intrappolate all’interno dei rifugi.