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Il caso del candidato sindaco di New York arrestato dagli agenti dell’immigrazione. Brad Lander e lo scontro in tribunale – Il video

17 Giugno 2025 - 21:15 Ugo Milano
Il 66enne democratico, seconda carica della città, stava difendendo un giovane minacciato di deportazione. Nei video già virali sui social si sente Lander chiedere:«Fatemi vedere il mandato d'arresto»

Brad Lander, tra i candidati democratici a sindaco di New York, è stato arrestato nel tribunale di Manhattan dagli agenti dell’anti-immigrazione (Ice) e accusato di aver aggredito un pubblico ufficiale. Il 66enne si trovava nell’aula di giustizia per assistere a una serie di udienze in cui veniva deciso il destino di una lunga lista di persone che l’amministrazione Trump ha fermato ed è intenzionata a deportare. Dopo un lungo diverbio con gli uomini del dipartimento della Sicurezza interna, il candidato sindaco è stato afferrato per il collo, sbattuto contro il muro e ammanettato. Lander copre la seconda carica cittadina di revisore generale dei conti, il cosiddetto «comptroller», e ha già dichiarato di voler correre per il ruolo di primo cittadino sfidando l’attuale sindaco Eric Adams, l’ex governatore Andrew Cuomo e il progressista Zhoman Mamdani. Tra una settimana, il Partito democratico terrà le sue primarie per la Grande Mela.

Il confronto con gli agenti, il braccio sul collo poi l’arresto

«Voglio vedere il mandato d’arresto, non lo lascio andare finché non me lo mostrate». Nei corridoi del tribunale per l’immigrazione di Manhattan il candidato sindaco, nonché seconda carica della città di New York, Brad Lander tiene la mano destra sulla spalla di un giovane a rischio deportazione. Quella frase, «voglio vedere il mandato d’arresto», la ripete varie volte. In mezzo alla ressa – tra giornalisti, agenti mascherati e uomini in borghese – il 66enne si sforza di tenere le dita ben ferme sulla spalla del giovane. A un certo punto viene strattonato, preso per il collo e allontanato dal gruppetto. Alcuni agenti si avvicinano, lo schiacciano contro un muro del corridoio e lo arrestano: «Non avete l’autorità per arrestare un cittadino americano, ho solo chiesto di vedere il mandato d’arresto».

Le accuse dell’Ice: «Aggredito un agente in cerca di viralità»

Dopo meno di un’ora la portavoce del dipartimento della Sicurezza interna, Tricia McLaughlin, ha ufficializzato il fermo di Brad Lander: «È stato arrestato per aver aggredito un agente delle forze dell’ordine e per aver ostacolato un funzionario federale». La portavoce ha poi attaccato duramente il comportamento del candidato dem: «È sbagliato che politici in cerca di visibilità per scalare cariche più alte mettano a rischio la sicurezza delle forze dell’ordine per ottenere un momento virale. Nessuno è al di sopra della legge, e chi mette le mani addosso a un agente ne affronterà le conseguenze». Il candidato progressista Mamdani si è invece schierato con Lander: «Questo è fascismo. Tutti i newyorchesi dovrebbero far sentire la loro voce. Rilasciatelo subito». L’arresto del 66enne segue a stretto giro il fermo del senatore Alex Padilla, democratico della California, che è stato rimosso a forza dalla conferenza stampa della segretaria alla Sicurezza interna Kristi Noem.