Francis Kaufmann rifiuta l’estradizione in Italia: «Siete mafiosi». L’ultimo giallo sulla bimba morta: a Malta non risulta mai nata


Gli italiani? «Sono dei mafiosi». Parola di Francis Kaufmann, l’uomo accusato di aver ucciso una bimba di sei mesi a Villa Pamphili, a Roma e di aver occultato il corpo della presunta moglie. Il 46enne statunitense avrebbe pronunciato queste parole a margine dell’udienza di convalida che si è svolta nella mattinata di oggi, mercoledì 18 giugno, davanti alle autorità elleniche. L’uomo, fermato in Grecia nei giorni scorsi con l’accusa di omicidio aggravato, è stato trasferito nel carcere di Larissa, dove rimarrà rinchiuso fino a quando la Corte d’Appello locale non si pronuncerà sulla sua estradizione in Italia. Dal canto suo, il californiano avrebbe ribadito la sua opposizione alla consegna alle autorità di Roma.
L’alias Matteo Capozzi
Nel corso delle indagini è emerso come «Rexal Ford» non fosse l’unico alias utilizzato da Kaufmann. Lo scorso 27 marzo, mentre si trovava a Malta, il 46enne americano si presentava come Matteo Capozzi. In quei giorni, l’uomo stava cercando di arrivare in Sicilia affittando un’imbarcazione. A rivelarlo è il titolare di una società siciliana di car sharing, che all’Ansa ha raccontato: «Intorno alle 20 di quel giorno sul cellulare che utilizzo per il lavoro mi è arrivato il messaggio da questo Capozzi, mai sentito in vita mia, che mi chiedeva un aiuto per avere contatti con società che si occupano di barche charter da Malta. Mi limitai a dire che non ne conoscevo e la comunicazione tra noi terminò così».
La procedura di estradizione in Italia
Per la procedura di estradizione in Italia ci vorranno almeno sessanta giorni. Un periodo che gli inquirenti sperano di poter utilizzare per fare piena chiarezza su quanto accaduto. Contro Kaufmann potrebbe scattare infatti una seconda accusa di omicidio per la morte della madre della piccola, trovata cadavere a 200 metri di distanza nel parco della Capitale. L’identità della 30enne resta da accertare, ma si sospetta che si tratti di una cittadina ucraina russofona, fuggita dal Paese nel 2023 per raggiungere l’Europa. La donna avrebbe incontrato Kaufmann a Malta, dove si sta concentrano l’attività investigativa.
Il mistero sul parto a Malta
Ma il mistero riguarda anche la bimba di pochi mesi trovata morta a Roma. All’anagrafe maltese, Kaufmann risulta celibe e senza figli. Inoltre, negli ospedali dell’isola non sarebbero stati trovati al momento riscontri sul parto della piccola, che risalirebbe alla fine del 2024. Non è escluso che la donna possa aver dato alla luce la bambina in un appartamento e per questo si stanno facendo anche una serie di verifiche per capire se qualche medico privato possa aver aiutato la donna a partorire. Kaufmann potrebbe aver vissuto in una casa della zona di Marsascala, dove da giorni gli investigatori stanno parlando con vicini di casa e passanti.
Foto copertina: ANSA/Massimo Percossi | La zona del ritrovamento del corpo della bimba di circa sei mesi a Villa Pamphili, a Roma