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Caso Farfalle, si aggrava la posizione dell’ex dt Emanuela Maccarani: dopo la squalifica di tre mesi, ora il processo per maltrattamenti

20 Giugno 2025 - 18:59 Ugo Milano
emanuela-maccarani-processo-farfalle-maltrattamenti
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L’udienza preliminare davanti al gup è fissata per il 22 settembre al Tribunale di Monza. Tre giorni fa la squalifica di tre mesi per «comportamento antisportivo» dalla giustizia sportiva della Federginnastica

Emanuela Maccarani, ex direttrice tecnica della nazionale delle Farfalle, è stata rinviata a giudizio per maltrattamenti aggravati. L’udienza davanti al giudice per l’udienza preliminare (gup) è fissata per il 22 settembre al Tribunale di Monza. Dopo il patteggiamento che ha portato a una squalifica di tre mesi per «comportamenti antisportivi» decisa dagli organi di giustizia sportiva, arriva una nuova batosta per l’ex allenatrice.

L’inchiesta

L’accusa di maltrattamenti aggravati in famiglia, con l’aggravante della minore età, è stata formulata dopo che la procura di Monza aveva inizialmente chiesto l’archiviazione del caso. Tuttavia, la giudice monzese, Angela Colella, ha successivamente disposto l’imputazione coatta nei confronti di Maccarani (confermando l’archiviazione per l’allenatrice Olga Tishina). La decisione è arrivata a seguito dell’opposizione presentata dal legale dell’ex ginnasta Anna Basta, una delle prime atlete a denunciare i maltrattamenti.

I casi di abusi

La vicenda è emersa a ottobre 2022, quando le atlete Nina Corradini e Anna Basta hanno denunciato pubblicamente di aver subito pressioni psicologiche e umiliazioni legate al peso e all’aspetto fisico durante il loro periodo in Nazionale. Le ginnaste hanno raccontato di pesature effettuate in pubblico, spesso in mutande, di insulti rivolti anche per piccoli aumenti di peso e di un clima costante di ansia e controllo, che avrebbe favorito lo sviluppo di disturbi alimentari. Tra le pratiche denunciate, è emersa anche la mancanza di figure professionali adeguate, come psicologi o nutrizionisti, all’interno del centro tecnico. Secondo le testimonianze raccolte, molte giovani atlete arrivavano a saltare i pasti, limitare l’assunzione di acqua e ricorrere a lassativi pur di rientrare nei parametri richiesti.

Foto copertina: ANSA/MOURAD BALTI TOUATI | La ct della nazionale di ginnastica ritmica Emanuela Maccarani durante l’udienza del processo sportivo a Milano, 12 maggio 2023

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