Villa Pamphili, la sorella di Kaufmann: «È un mostro. Ha ucciso lui Anastasia e Andromeda»


Francis Charles Kaufmann (o Kaufman) in famiglia viene chiamato Chiarlie. E la sorella Penelope ha un’idea precisa del fratello attualmente in carcere a Larissa in Grecia e accusato dell’omicidio della compagna Anastasia Trofimova e della figlia Andomeda. «Ha lo charme del diavolo e la sua faccia. È uno psicopatico. Quando ci ha detto che aveva avuto una bambina con questa ragazza, abbiamo iniziato a pregare ogni giorno. Eravamo preoccupati che le uccidesse. Poi lo ha fatto, vi assicuro che le ha uccise entrambe lui», dice oggi a Repubblica. Intanto per la 28enne russa l’ipotesi è quella del “soffocamento dolce”, secondo la procura.
Il soffocamento dolce di Anastasia
Sul collo di Trofimova ci sono segni all’altezza della carotide. Il suo volto era in avanzato stato di decomposizione per le 96 ore in cui è rimasto all’aria. Anastasia potrebbe essere morta a causa della pressione esercitata sul suo volto da un cuscino, un vestito o un telo. Forse lo stesso sacco nero trovatole addosso. Oppure un sacchetto per toglierle l’ossigeno. Il procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e del pm Antonio Verdi indagano sull’ipotesi mentre cercano prove sugli spostamenti dell’uomo a Roma. Per questo cercheranno di lavorare sul telefono di Trofimova, non appena avranno ottenuto il numero da sua madre che si trova in Russia. Poi forse andranno a Larissa per interrogarlo. Accelerando così le procedure rispetto alla richiesta di estradizione. E prima che intervengano gli Usa.
Penelope Kaufmann
«Ci aveva provato anche con mio fratello. È per quello che ha cambiato nome ed è scappato dall’America», dice Penelope Kaufmann a Lorendo D’Albergo e Marco Carta. Il fratello, dice Penelope, «è un mostro, ora spero che anche Dio lo abbandoni. Io ero sua sorella, la sua migliore amica, ma non voglio vederlo più. Mi aveva scritto pochi giorni prima di quello che ha fatto, dicendomi che la compagna lo aveva lasciato. È uno psicopatico. Ha ucciso sua figlia per coprire la morte della moglie, in modo che nessuno gli potesse chiedere cosa ci facesse con un bambino da solo in giro per la città». Francis è un manipolatore, «sarebbe stato capace di venderti i tuoi stessi vestiti. È sempre stato geniale, il più bello di tutti. Ha sempre avuto migliaia di donne che gli facevano la corte, ma è una persona malata. È un violento, soprattutto quando beve o si droga».
Terrorizzati da Charlie
Gli altri fratelli si chiamano Baruch, Isaac e Victor. Penelope dice che quando erano bambini le ha spezzato un dito. Poi da ubriaco a quasi ucciso uno dei fratelli e per questo è fuggito dagli Usa: «Eravamo tutti terrorizzati da Charlie, ci ha regalato i giorni più brutti della nostra vita. Non lo volevamo più qui. Se vuoi sapere com’è fatto il diavolo, dicono i miei fratelli, guarda Charlie». Non era un regista, spiega, ma sapeva muoversi in quel mondo: «Conosceva il cinema, si era anche laureato in film production. Credo abbia preso parte a un paio di B-movie, ma un suo film io non l’ho mai visto. Lui rubava i talenti degli altri, soprattutto quelli di noi fratelli (sei in tutto, ndr)».
Le sceneggiature
Penelope Kaufmann dice che ha scritto lei le sceneggiature che il fratello voleva vendere: «Anche Food Fight, che ha provato a vendere in tutto il mondo, era una mia idea». E spiega: «Charlie era brillante, ci sa fare con le persone. Sa come entrare in empatia subito. Quando viveva a Los Angeles andava a cena con i registi di Hollywood, con musicisti famosi. Conosceva centinaia di star dello spettacolo. Ma di certo non sono amici che ti aiutano quando non sai dove andare a dormire con tua figlia. Sapevano anche che era un po’ strambo (” a nut bag”). A casa lo chiamavamo il non-talento di Mr. Ripley».
I soldi
La famiglia lo ha aiutato quando è nata Andromeda. Perché lui ha detto a loro che pativano la fame. «La mia povera mamma — dovreste vederla, è un angelo — ogni due settimane gli mandava qualcosa. Io, che ho tre figli, gli ho inviato 3.000 dollari una sola volta. Charlie è sempre stato un genio della truffa, perché sa quali corde toccare per farsi dare denaro da chiunque e in qualsiasi situazione. Quando era più piccolo aveva sempre un sacco di soldi e noi ci chiedevamo da dove venissero. Ora sappiamo che probabilmente vendeva droghe e forse faceva truffe. Questa cosa per noi è una vergogna. Siamo una famiglia seria, religiosa, siamo tutti laureati. I nostri genitori ci hanno insegnato a essere degli esseri umani decenti. Lui è sempre stato molto sensibile. Poi, con le droghe, è sceso all’inferno. Mio padre non c’è più. Ma se avesse saputo di Charlie sarebbe morto sul colpo».
La bambina
Penelope dice che il fratello comunicava per email. E che hanno sempre saputo che la compagna si chiamava Stella. «Qualche settimana fa mi ha scritto che stavano tutti bene. Per un attimo ho pensato che quella bambina lo avesse cambiato. Poi, pochi giorni prima dell’arresto, mi ha scritto che Anastasia lo aveva lasciato. Due giorni dopo manda una mail per dire che lei era tornata a prendersi la bambina. Invece le aveva già uccise tutte e due, perché io lo so che le ha uccise tutte e due. È un bastardo. Sapevamo che era un violento, ma non avremmo mai pensato, nemmeno in dieci milioni di anni, che avrebbe potuto fare male a una bambina. Non esiste un crimine più basso. Noi siamo distrutti, chiediamo scusa all’Italia e alla famiglia di Anastasia. Mio fratello è un mostro», conclude.