Indossa la maglia di «Barbie Brigate Rosse», poi si pente. Agnese Tumicelli travolta dalle polemiche: via da tutti gli incarichi all’Università di Trento


Si è dimessa da ogni incarico negli organi universitari di Trento Agnese Tumicelli, 21 anni, dopo la polemica scoppiata per le foto pubblicate sul suo profilo Instagram. Era stato il deputato di Fratelli d’Italia Alessandro Urzì a scatenare per primo la polemica sulle immagini della studentessa che richiamavano alle Brigate Rosse e all’omicidio di Aldo Moro. In una foto, Tumicelli indossava una t-shirt di «Barbie Brigate Rosse». In un’altra si fingeva morta in un bagagliaio di una Renault 4, la stessa auto in cui era stato ritrovato il cadavere dell’allora presidente della Democrazia cristiana.
Le scuse e le dimissioni di Agnese Tumicelli
Non è bastato scusarsi. Già nella giornata di ieri, la ragazza aveva fatto sapere di essersi pentita del gesto anche a seguito di un incontro con il rettore dell’università Flavio Deflorian, che aveva da subito condannato l’accaduto. «Non ho mai inteso fare apologia o anche solo satira sulle brigate rosse o sugli anni di piombo; condanno con forza ogni forma di estremismo e di violenza politica, da qualunque parte provenga. Non faccio parte di nessun movimento radicale o estremo, anzi, collaboro da sempre con un’associazione studentesca che si riconosce fieramente nei valori democratici», aveva scritto in una nota diffusa dal consiglio studentesco. Oggi, la decisione di dimettersi sia dalla carica di presidente del Consiglio studentesco, che da quella di componente del consiglio di amministrazione dell’Università di Trento.
Il consiglio studentesco aveva preso le distanze
Già prima che la ragazza decidesse di interrompere il proprio incarico, il consiglio studentesco, in una nota aveva precisato di essere completamente estraneo ai fatti, senza però negare alla giovane il proprio sostegno, precisando che Tumicelli «si assume la completa responsabilità del gesto e si scusa profondamente con l’Università e l’intera comunità studentesca. Come dimostra la storia e il quotidiano operato di Agnese, verificabile da tutti, c’è un profondo e totale distanziamento dai disvalori e dall’operato del terrorismo estremista di ogni fronda». La ragazza, una studentessa di giurisprudenza di origine veronese, aveva assunto l’incarico nel dicembre 2024.