Ultime notizie Donald TrumpFrancis KaufmannIranUnione europea
ATTUALITÀBambiniFrancis KaufmannInchiesteLazioPoliziaRomaTvVideo

Chi l’ha visto e quella volta che Kaufmann fu fermato con Andromeda e lasciato andare. «Barcollava, un poliziotto mi chiese se ero una stalker»

25 Giugno 2025 - 22:58 Stefania Carboni
kaufmann neonata fermo
kaufmann neonata fermo
La ricostruzione del mancato fermo verso l'americano. Le immagini e le parole del questore: «Un disastro sistemico». La mamma di Anastasia: «Mia figlia non era una hacker, ha partorito in casa. Poi quella mail»

«Questa non è una modalità di difesa della polizia e degli agenti che hanno fatto una scelta operativa che merita delle critiche. Io sono padre di tre figlie, lei (Andromeda ndr) poteva esser mia figlia». Con queste parole il questore di Roma, Roberto Masucci, interviene a Chi l’ha visto in merito alla mancanza di intervento (con fermo eventuale) di Francis Kaufmann, nei giorni precedenti all’omicidio di Anastasia Trofimova e della piccola Andromeda. L’americano è stato fermato più volte, anche da solo, con la bimba in braccio, senza poi nessun intervento effettivo. «Un disastro sistemico», spiega Masucci, su cui «una riflessione va fatta». «lI nostro sforzo – spiega il questore della Capitale – è concludere le indagini in modo tale da rendere giustizia a questa madre. Incontrerò personalmente gli agenti che hanno fatto questo intervento per capire quali processi operativi sono stati fatti». «Guardarsi dentro, per guardare avanti», spiega Masucci. Kaufmann, ora detenuto in Grecia, è gravemente indiziato di aver ucciso sia la donna che la neonata di 11 mesi. La trasmissione ha diffuso le immagini di uno dei fermi dove Kaufmann appare con la bambina a Largo Torre Argentina, in piazza Cairoli, per la precisione, il 5 giugno scorso. Quel giorno, intorno alle 18, l’uomo viene notato con la neonata al petto, senza cappellino, sotto un gran caldo, da una mamma che non si fida. E che chiama la polizia. Ma gli agenti, giunti sul posto, lo lasciano andare via.

«Non potete toccarmi, sono americano»

L’uomo, secondo il racconto della donna, sembra barcollare. A un certo punto prende una bottiglia di vino, a metà, se la scola e la getta in un cestino. La testimone si chiede se ci sia una donna con lui o meno ma Kaufmann è solo. Lui si allontana, lei lo segue e chiama il 112. L’uomo in visibile stato di alterazione, poggia la bambina più volte sopra i motorini. L’uomo entra in via Argentina dove la polizia arriva. A distanza la donna che ha chiamato osserva tutta la scena a distanza. La prima volante interviene e prova a bloccare l’uomo. Kaufmann replica: «Non potete toccarmi, sono americano». Arriva una seconda volante che blocca il traffico ma a una certa il clima cambia. Un poliziotto che sembra più alto in grado, secondo il racconto della testimone, sembra prendere in mano la situazione. Questo agente si avvicina alla signora che le chiede come mai abbia fatto questa telefonata. La rassicura, le dice che l’uomo era già noto alle forze dell’ordine: «Fa parte una famiglia benestante, un regista facoltoso, abita in un palazzo in centro, l’unico vizietto è che beve, ma è una persona “carina”». La signora non gli crede e l’agente, a battuta, le chiede se per caso fosse una stalker. La donna, amareggiata, se ne va. Kauffman è libero. Qualche giorno dopo il corpo della piccola Andromeda e della sua mamma saranno trovati a Villa Pamphili.

La mamma di Anastasia: «Mia figlia non era una hacker, ha partorito in casa»

«Mia figlia non era una hacker, aveva preso la laurea nei trasporti, poi è andata a Malta dove ha conosciuto Rexal Ford». Queste le parole, a Rai3, di Tatiana, madre di Anastasia Trofimova. «Lui non le permetteva di comunicare, lei poteva usare solo il suo telefono. Non sapevamo che vivevano per strada». La donna spiega che la figlia la aveva informata di una stanza presa in zona Vaticano proprio per gli appuntamenti presi da Kaufmann.

Tatiana ha raccontato alla trasmissione che dall’inizio di quella relazione ha perso i contatti con sua figlia. «Mi chiamò dopo mesi e mi disse che era diventata madre. Io ero contentissima». E ancora: «Mi disse che partorì in casa, a Malta; la seguì un’ostetrica che pagò 200 euro». La coppia aveva in programma di sposarsi da Malta. «Mi disse che sarebbero andati in Germania», ha poi detto la donna collegata dalla Russia. Le comunciazioni però si interrompono. «Per giorni però persi i contatti e pensai di rivolgermi alle autorità, poi mi arrivò una mail il 2 giugno: “Mamma ho avuto problemi di coppia, ma sto cercando di risolverli”».

leggi anche