I conti in rosso di Chiara Ferragni, il crollo da 5,7 milioni per le sue Fenice e Tbs Crew: «Colpa della crisi del mercato e della pausa strategica»


Ancora brutte notizie per Chiara Ferragni. Tbs Crew e Fenice, le società legate alla influencer, nel 2024 hanno segnato un risultato negativo, rispettivamente 2,3 milioni e 3,4 milioni, coerente con un anno segnato da forti trasformazioni e da una scelta strategica di pausa operativa. Nel 2024 pur mantenendo un minimo di attività, molte iniziative e collaborazioni sono state sospese, in attesa di valutare l’evoluzione dello scenario di mercato. Per Fenice, si legge in una nota, il 2025 sarà l’anno in cui dovrebbero concretizzarsi le prime nuove opportunità, che avranno come obiettivo non solo il consolidamento ma anche una crescita del marchio.
L’aumento di capitale e il controllo della società
Chiara Ferragni – ricorda il comunicato diffuso dopo l’assemblea – ha investito personalmente nella società Fenice, con un aumento di capitale di 6,4 milioni. Questo investimento non solo le consente di assumere il controllo della società con una quota di maggioranza assoluta, ma rappresenta anche un segnale forte di fiducia nel futuro e della sua visione a lungo termine. L’impegno va oltre l’aspetto puramente finanziario: Ferragni ha scelto di mettersi in gioco personalmente per rilanciare il brand e consolidare le sue fondamenta per guidare l’azienda verso un futuro di crescita e innovazione, nonostante le difficoltà economiche del contesto attuale e l’eredità del Pandoro gate.
Il bilancio di Fenice
Il bilancio d’esercizio 2024 di Fenice, in coerenza con i risultati comunicati al 30 novembre 2024, rafforza la trasparenza e l’affidabilità del piano industriale, su legge nella nota. I numeri di quest’anno segnalano le scelte strategiche assunte che consentiranno di affrontare il futuro con una maggiore solidità e una struttura più snella e dinamica. I risultati attesi per il 2025, a partire dal secondo semestre, segneranno l’inizio di un nuovo capitolo per le società, con il primo sviluppo delle nuove proposte creative e l’implementazione di un piano di crescita definito.
La razionalizzazione di alcune risorse
Nel quadro di questa riorganizzazione, Fenice ha avviato la razionalizzazione delle risorse e il focalizzarsi su aree di attività strategiche a maggior valore aggiunto, con la chiusura per esempio del punto vendita di Roma, per ottimizzare le risorse e concentrarsi sul riposizionamento del brand sul mercato. Il gruppo ha anche deciso di non includere più la controllata Fenice Retail nei piani di sviluppo futuri, avviando un processo di messa in liquidazione.
I conti della holding Sisterhood
La holding Sisterhood non presenta bilanci da 2 anni e mezzo, l’ultimo è quello al 31 dicembre 2022. Dall’entourage di Chiara Ferragni filtra la spiegazione che, essendo holding, Sisterhood aspetta la chiusura, a breve, di tutti i bilanci delle controllate. E infatti, dalla nota trapela che i bilanci 2023 e 2024 sono di prossima pubblicazione: per valorizzare correttamente l’attivo patrimoniale si è atteso la chiusura dei bilanci delle sue società partecipate. Il bilancio 2023 di Sisterhood è stato approvato di recente e chiude con un risultato positivo per 1 milione, mentre per il 2024 si è in attesa dell’approvazione del bilancio di Fenice, la cui assemblea si è tenuta oggi.
Il futuro delle società
Parlando del futuro, Fenice è pronta a intraprendere una nuova direzione che avrà al centro l’innovazione e il rafforzamento della propria presenza digitale e fisica. Con un piano strategico di distribuzione che rivisita le modalità di vendita sia online che offline, il brand si prepara a offrire esperienze più mirate. Il 2025 sarà l’anno in cui vedremo concretizzarsi le prime nuove opportunità, che avranno come obiettivo non solo il consolidamento, ma anche una vera e propria crescita del marchio. Con l’approvazione del bilancio 2024 e le azioni in corso, TBS e Fenice «guardano al futuro con fiducia, forti dell’impegno finanziario appena intrapreso e della riorganizzazione che permetterà di affrontare la nuova direzione, più Chiara, più essenziale e più fedele alla personalità imprenditoriale di Chiara Ferragni», conclude la nota.