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La storia del seggio in bilico di Elisabetta Piccolotti: nessuna decisione fino ad ottobre, mercoledì il primo voto sul caso

27 Giugno 2025 - 17:14 Sofia Spagnoli
elisabetta piccolotti
elisabetta piccolotti
Per ciascuna istruttoria sui riconteggi verrà istituito un comitato di verifica, presieduto dal relatore, ovvero Fornaro e composto da un rappresentante per ogni gruppo parlamentare. Il caso dell'esponente di spicco di Avs

La deputata di Avs Elisabetta Piccolotti conserverà il suo seggio nell’Aula di Montecitorio «sicuramente» fino all’autunno di quest’anno. Anzi, precisano, si andrà «ad autunno inoltrato». Nessuna decisione improvvisa, nessuna accelerazione: «I tempi sono piuttosto dilatati», si lascia intendere dai corridoi di Montecitorio. A quasi tre anni dal voto, questa settimana, si è scoperto che il seggio di Piccolotti, potrebbe non spettarle per un errore di calcolo. Una discrepanza emersa in seguito alle verifiche sui verbali selezionali (ovvero su quei verbali che in ciascun seggio vengono redatti per lo spoglio), che mette in discussione l’assegnazione del seggio ad Avs nella circoscrizione Puglia 04, collegio da cui è stata eletta la deputata. Secondo i nuovi riscontri, il seggio spetterebbe invece al collegio Puglia 02, dove capolista era Aboubakar Soumahoro, ora nel gruppo misto. I loro nomi sono contenuti in una lunga relazione di oltre 128 pagine, pubblicata martedì dallo stesso presidente della giunta per le elezioni della Camera, Federico Fornaro.

Mercoledì sera il voto in Giunta

Il documento è stato formalmente depositato, e ora la questione passa nelle mani della stessa Giunta, che mercoledì prossimo, 2 luglio, sarà chiamata a esprimersi sull’approvazione della relazione. In caso di via libera, si apriranno quattro istruttorie distinte, riguardanti i quattro casi segnalati da Fornaro come meritevoli di approfondimento. Tra questi, proprio l’anomalia legata all’assegnazione del seggio pugliese ad Avs.

I quattro casi sotto la lente

Sotto la lente della Giunta, oltre al caso di Elisabetta Piccolotti, ci sono altri tre casi da esaminare. Il primo riguarda Vito Di Palma, eletto nel collegio plurinominale Puglia P03, il cui seggio è oggetto di un ricorso presentato da un altro candidato pugliese di Forza Italia, Marcello Lanotte. Il secondo caso riguarda Francesco Michelotti, eletto in Toscana per Fratelli d’Italia, contestato a sua volta da una collega di partito, Irene Gori. Infine, senza mettere in discussione gli eletti, c’è un terzo punto che riguarda un problema di corretta attribuzione dei seggi nel plurinominale dell’Emilia-Romagna per Fratelli d’Italia, in particolare per la deputata Ylenja Lucaselli e il deputato Gianluca Vinci.

L’iter

Per ciascuna istruttoria verrà istituito un comitato di verifica, presieduto dal relatore Federico Fornaro e composto da un rappresentante per ogni gruppo parlamentare. Il comitato avrà il compito di individuare le parti interessate, che avranno diritto ad accedere alla documentazione e a presentare memorie difensive. Una volta raccolte le memorie, procederà alla loro valutazione. Nel caso specifico di Elisabetta Piccolotti – secondo fonti interne alla Giunta – sarà richiesta anche l’apertura delle schede elettorali, per una verifica diretta dei voti espressi. Una procedura complessa, che richiederà tempo. Per questo, i lavori si protrarranno almeno fino all’autunno inoltrato.

Il caso Piccolotti

Per quanto riguarda il caso singolo di Elisabetta Piccolotti, come anticipato, i verbali sezionali risultano incongruenti. Questo significa che il seggio attribuito ad Alleanza Verdi e Sinistra in Puglia sarebbe corretto, ma non nel collegio 4, da cui è stata eletta Piccolotti, bensì nel collegio 2. Nel collegio 2 il primo della lista Avs era infatti Aboubakar Soumahoro e non Piccolotti. Il problema però si complica, perché Soumahoro era stato proclamato in Emilia-Romagna. Ricollocarlo nel collegio di Puglia 2 comporterebbe dunque uno spostamento anche nella sua proclamazione originaria. In Emilia-Romagna il seggio che oggi occupa Soumahoro dovrebbe andare a un’altra esponente di Avs, Eleonora Evi, che però era stata già proclamata in Lombardia, nel collegio 1. Riassegnare Evi all’Emilia Romagna farebbe scattare a sua volta l’ingresso di un altro candidato Avs, Giovanni Paglia, rimasto finora escluso. Tutto questo mentre Piccolotti, di fatto, resterebbe senza seggio.

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