Ciro Grillo parla in aula: «Nessuno di noi ha mai approfittato di qualcuno. Studio giurisprudenza per questo processo»


«Nessuno di noi ha mai approfittato di qualcuno o qualcosa». Queste le parole dette in aula, a porte chiuse, da Ciro Grillo, in apertura dell’udienza nel tribunale di Tempio Pausania che lo vede imputato insieme a Edoardo Capitta, Vittorio Lauria (presenti anche loro in aula) e Francesco Corsiglia, nel processo per violenza sessuale di gruppo nei confronti di una studentessa italo norvegese. Pochi minuti di dichiarazioni per ribadire la sua innocenza e quella dei suoi amici. «Ho studiato giurisprudenza proprio per questo processo. Sono praticante avvocato, credo nella giustizia e vorrei continuare a crederci», ha concluso il figlio del fondatore M5S.
Il caso e il processo alle fasi finali
Finora Ciro Grillo non si era mai presentato in tribunale, a differenza di Francesco Corsiglia che, assistito dagli avvocati Antonella Cuccureddu e Gennaro Velle, ha invece già reso circa dodici ore di esame dibattimentale. Oggi è prevista la requisitoria del pubblico ministero Gregorio Capasso. Domani sarà la volta delle parti civili e dell’avvocata Giulia Bongiorno che rappresenta la studentessa, ora 23enne. Il caso che coinvolge i quattro ragazzi genovesi risale al luglio di sei anni fa, nella notte tra il 16 e il 17, quando la giovane in vacanza in Costa Smeralda con amici, avrebbe subìto uno stupro di gruppo nella villetta di proprietà della famiglia Grillo, a Porto Cervo, dopo una serata al Billionaire. I ragazzi accusati hanno sempre riferito di rapporti consenzienti.