Ultime notizie Chiara PoggiDonald TrumpFrancis KaufmannGaza
ESTERIDonald TrumpUSA

Altra vittoria per Trump: la Camera approva il «Big, beautiful bill». Passa una delle leggi di spesa più costose della storia americana

03 Luglio 2025 - 23:01 Cecilia Dardana
congresso usa
congresso usa
È arrivata l'approvazione definitiva del «Big, beautiful bill», la legge di bilancio voluta da The Donald e anche il perno attorno al quale ruota tutta l'agenda del tycoon

Dopo la notte più lunga della sua presidenza Donald Trump ottiene la vittoria più grande del suo secondo mandato: l’approvazione definitiva del «Big, beautiful bill», una delle leggi di spesa più costose della storia americana e in anche il perno attorno al quale ruota tutta l’agenda del tycoon. Un successo significativo per il presidente e lo speaker della Camera, Mike Johnson, che sono riusciti a ricompattare il Grand old party e a superare lo scetticismo dei “falchi del fisco”, quella parte di repubblicani preoccupata per l’aumento eccessivo del deficit che la legge provocherà quasi sicuramente.

La firma di Trump nel giorno dell’indipendenza americana

La misura passa adesso sulla scrivania di Trump che, come da lui auspicato, la firmerà proprio nel giorno dell’indipendenza americana. «Il big, beautiful bill del presidente Trump realizza il programma di buon senso per cui quasi 80 milioni di americani lo hanno votato: il più grande taglio delle tasse per la classe media della storia, la sicurezza delle frontiere, ingenti finanziamenti militari e il ripristino della sanità fiscale», ha commentato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt in una nota dopo che la Camera ha approvato la legge con 218 voti a favore e 214 contrari. Solo due repubblicani si sono schierati assieme ai democratici: Thomas Massie del Kentucky e Brian Fitzpatrick della Pennsylvania. In senato avevano votato contro il budget solo tre senatori Rand Paul, Thom Hillis e Susan Collins. «Le politiche pro-crescita contenute in questa legge storica alimenteranno un boom economico come non abbiamo mai visto prima. Il presidente non vede l’ora di firmare la legge per inaugurare ufficialmente l’età dell’oro dell’America», ha sottolineato ancora la funzionaria.

Cosa prevedere la legge

Il fulcro della legge è un’estensione del Tax Cuts and Jobs Act del 2017, la cui scadenza è prevista per la fine dell’anno: la nuova misura intende quindi rendere permanenti i tagli fiscali decisi da The Donald nel 2017, incrementando al contempo la spesa per la sicurezza dei confini, per la difesa e per la produzione energetica e tagliando invece Medicaid e i sussidi alimentari. Secondo il Congressional Budget Office, la misura aumenterà di 3,3 trilioni di dollari il deficit federale nei prossimi 10 anni e lascerebbe milioni di persone senza assicurazione sanitaria. Una stima che il presidente e i repubblicani contestano.

L’intervento record di Hakeem Jeffries

In una giornata funesta per i democratici l’unica nota è stata l’intervento lungo 8 ore e 45 minuti di Hakeem Jeffries che lo ha lanciato come possibile nuovo leader per ricostruire l’opposizione sfiduciata e divisa. «Noi non lavoriamo per Donald Trump. Lavoriamo per il popolo americano», ha dichiarato in uno dei momenti più intensi del discorso lo speaker della Camera, il 54enne che, secondo molti osservatori, per la prima volta ha dimostrato non solo una resistenza ed una tenacia da vero capo di partito ma anche una capacità retorica degna del miglior Barack Obama. Nel suo discorso record, che ha battuto quello del 2021 di Kevin McCarthy, Jeffries ha perfino citato il Vangelo mescolando elementi di politica a considerazioni spirituali come nella tradizione della chiesa “black” d’America di cui, a tratti, è sembrato riecheggiare i ritmi.

leggi anche