144 dipendenti sospesi per le critiche a Trump. Lui: «A New York vogliono un comunista, non lo permetterò»


L’agenzia per l’ambiente Usa ha sospeso 144 dipendenti che avevano firmato una dichiarazione di dissenso nei confronti dell’amministrazione Trump. La dichiarazione, resa pubblica lunedì, sosteneva che l’agenzia fosse stata politicizzata da Trump. I dipendenti hanno protestato per l’indebolimento dei finanziamenti e del sostegno federale alla scienza climatica, ambientale e sanitaria. Intanto il presidente degli Stati Uniti attacca Zohran Mamdani, il candidato democratico a sindaco di New York: «Vogliono eleggere un comunista che distruggerà la città. Non lo permetterò». E torna a chiedere il Nobel per la pace.
L’agenzia
L’agenzia ha risposto nella lettera di avere una «politica di tolleranza zero nei confronti dei burocrati di carriera che illecitamente minano, sabotano e indeboliscono» il programma del presidente. Poi è arrivata la sanzione. I dipendenti sono stati informati di essere stati sospesi per le prossime due settimane, in attesa di un’indagine amministrativa, secondo una copia dell’email ottenuta dal Guardian. Oltre 170 dipendenti dell’Agenzia hanno firmato il documento, mentre circa altri 100 hanno firmato in forma anonima per timore di ritorsioni. Il presidente è anche tornato sulla candidatura di Mamdani a sindaco di New York: «Vogliono eleggere un comunista, non lo permetterò», ha detto durante un comizio in Iowa. «Lui è terribile, vuole distruggere New York», ha attaccato il presidente americano.
L’insulto antisemita
Il presidente ha anche usato un insulto antisemita per riferirsi ai banchieri che sfruttano i loro clienti durante un intervento in Iowa. Il presidente americano si è, infatti, scagliato contro le tasse di successione che, a suo dire, costringono chi eredita terreni agricoli a prendere in prestito denaro dalle banche per pagarle. Poi ha detto che grazie alla sua legge di spesa «nessuno andrà più in banca a chiedere prestiti da imbroglioni e persone cattive», usando la parola “shylocks“, il termine che compare in modo dispregiativo ne Il Mercante di Venezia di William Shakespeare.
Il Nobel
Trump ha anche continuato a candidarsi per il premio Nobel per la pace. «Ho fermato cinque paesi dal farsi la guerra», ha dichiarato il presidente ricordando gli accordi che ha mediato tra Congo e Ruanda, India e Pakistan. «E invece il premio lo vincerà un professore sconosciuto», ha aggiunto il presidente americano. E ha fatto sapere che intende iniziare a inviare oggi le lettere per informare i partner commerciali dei dazi per trovare un accordo entro il 9 luglio. Anche se sono giorni che dice di aver già mandato i messaggi. «Intendo mandare una lettera spiegare quali dazi pagheranno», ha dichiarato ai giornalisti al seguito. «È molto più semplice. Invieremo alcune lettere a partire da domani», oggi in Italia.