Roma sogna di nuovo il bagno nel Tevere: Gualtieri accelera sul progetto


Il sindaco della capitale ci riprova, a rendere il Tevere balneabile. È questa la sfida che Roberto Gualtieri è convinto di riuscire a realizzare, guardando al modello francese della Senna e puntando su una visione a lungo termine per il secondo mandato. Come riporta il quotidiano Repubblica, il primo cittadino ha incaricato l’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi di istituire un tavolo tecnico con Arpa, Regione Lazio, ministero dell’Ambiente, Autorità di bacino e Città Metropolitana per avviare un percorso scientifico e operativo verso un fiume pulito e fruibile.
Il progetto di un Tevere balneabile non è nuovo
Il tema era già emerso durante la Festa dell’Unità, ma ora prende corpo. «Stiamo lavorando sugli insediamenti industriali, quelli sull’Aniene soprattutto, che confluisce nel Tevere», ha spiegato Gualtieri intervistato da Repubblica, evidenziando come la bonifica del fiume dipenda anche dalla riduzione degli scarichi inquinanti. «Non abbiamo i soldi che aveva Parigi per le Olimpiadi, perché qualcuno ha detto no, sono un po’ invidioso, ma ci stiamo lavorando e vorrei che entro il secondo mandato questo regalo, tutti insieme, potremo farcelo», ha aggiunto, con un riferimento polemico alla scelta dell’ex sindaca Virginia Raggi di rinunciare alla candidatura olimpica del 2024.
Intanto, grazie ai fondi del Giubileo in corso, proseguono i lavori di riqualificazione delle sponde del fiume. Tra gli interventi più significativi, la bonifica di un’area accanto al parco d’affaccio Prati dell’Acqua Acetosa, dove sono state rimosse «160 auto andate a fuoco nel 2020», come ha spiegato l’assessora Alfonsi. Un’area strategica, poiché si trova proprio alla confluenza con l’Aniene.
Nuovi parchi e ponti ciclopedonali a Roma
Parallelamente, l’assessorato all’Urbanistica guidato da Maurizio Veloccia ha messo a punto un piano strategico che prevede centinaia di interventi su verde pubblico, accessibilità e rigenerazione urbana. Si parla di sette nuovi parchi, uno in zona Aventino e altri in aree come Saxa Rubra, Riva dei Cocci e l’ex Fornace Mariani. Tra le opere anche nuovi ponti ciclopedonali, un sistema di trasporto fluviale elettrico da Castel Giubileo alla foce e il completamento del ponte di Bailey a Tor di Quinto, fermo dagli anni Sessanta.
Non mancano, poi, i progetti per le periferie: dalla rigenerazione dell’ex Mira Lanza a Marconi alla riqualificazione dell’Idroscalo di Ostia, fino al futuro ponte della Scafa che, una volta completato, renderà ciclopedonale quello esistente tra Ostia e Fiumicino. «Il Tevere è Roma, e la sua importanza è nota a tutti – ha sottolineato l’assessore Veloccia – A partire da questa consapevolezza abbiamo lavorato giorno dopo giorno per restituirlo ai romani e possiamo finalmente dire che stiamo riducendo la distanza, fisica e simbolica, tra la città e il suo fiume».