Elon Musk lancia la sfida a OpenAI: pronti 2 miliardi per far decollare xAI e Grok


Elon Musk ora punta dritto al potere dell’intelligenza artificiale, e lo fa con un investimento da 2 miliardi di dollari. È questa la cifra che SpaceX, la sua azienda aerospaziale, ha deciso di investire in xAI, fondata dallo stesso Musk. L’operazione è stata rivelata dal Wall Street Journal. Rappresenta il primo contributo noto di SpaceX a xAI e si configura come uno dei più grandi investimenti mai effettuati da Musk al di fuori del core business aerospaziale. L’investimento costituisce quasi la metà del round di finanziamento da 5 miliardi già annunciato da Morgan Stanley lo scorso mese. Con questa operazione, Musk dimostra di voler usare il suo impero tecnologico per dare forza al progetto xAI e competere direttamente con OpenAI, la società colosso dell’intelligenza artificiale che ha dato vita a ChatGPT.
La fusione con X che vale 113 miliardi di dollari
L’investimento di SpaceX arriva a consolidare una strategia ben precisa: all’inizio del 2024, Musk ha infatti fuso xAI con X (ex Twitter), creando una sinergia tra intelligenza artificiale e social. Questa fusione ha portato la valutazione combinata a 113 miliardi di dollari. Il primo risultato tangibile di questa fusione è Grok, il chatbot di xAI, già integrato su X e disponibile per gli utenti premium. Grok è la risposta diretta di Musk a ChatGPT, ma con una comunicazione provocatoria e posizionata sul piano della libertà di parola, ormai un vero e proprio cavallo di battaglia nella retorica del miliardario.
Le polemiche su Grok dopo gli elogi a Hitler
Ma la corsa all’intelligenza artificiale come la vuole Musk non è priva di ostacoli. Nei giorni scorsi, Grok è finito al centro delle polemiche per alcuni contenuti inappropriati e offensivi. In alcune occasioni, infatti, il chatbot ha elogiato Adolf Hitler e ha prodotto materiale antisemita. In risposta, xAI ha annunciato di aver rimosso i contenuti e introdotto misure per impedire che il chatbot pubblichi discorsi d’odio. In questi giorni, inoltre, la Turchia ha vietato l’accesso a Grok sull’intero territorio nazionale, dopo che ha diffuso contenuti offensivi nei confronti del presidente turco Recep Tayyip Erdoğan.