
Niky Savage – Rapper
Rapper non è un disco scadente perché manifesto di un movimento musicale ormai sull’orlo di sprofondare nel buco nero dei nostri ricordi, non è solo quell’insopportabile piattume, l’evidente incapacità di prendere una materia, un sound, e rivoltarlo, modellarlo, farne arte, è più l’assenza di volontà, una sorta di egoismo di base che spinge a non impegnarsi nell’andare oltre. Per cui rieccoci qui, alle prese con l’ascolto di un disco identico a tanti altri, dove non brilla una personalità definita, un’idea definita, un qualche, anche vago, schizzo di originalità. Siamo nel luglio del 2025 e ancora stiamo qui ad utilizzare il mezzo canzone per dire che siamo i più fighi, i più ricchi, i più forti e veniamo da ambienti svantaggiati, problematici. Ma anche il racconto più struggente così, servito come una tartare scondita, nudo, senza un minimo di ricercatezza nella scrittura, sdegna, diventa solita cosa, un’interminabile sequela di banalità che non vedi l’ora che finisca. Non ci siamo proprio.
- 1/18Mecna – Introspezione
- 2/18VillaBanks – Morena
- 3/18Rondodasosa e Byron Messia – Livin
- 4/18Gerardina Trovato – Credo nei miracoli
- 5/18Sissi - Hooligans
- 6/18Niky Savage – Rapper
- 7/18Sapobully e Bello Figo – Tequila
- 8/18Gemelli DiVersi – 1993
- 9/18Viito – Squali (tutti al mare)
- 10/18Ciliari – Seh vabbè
- 11/18Fabiana Martone – Chanson d’amour
- 12/18Mameli – Estate blu
- 13/18Néza – Diaspo
- 14/18Masamasa – Il guardiano
- 15/18Irbis – Extra
- 16/18Dile – Cantieri
- 17/18Drimer – La musica è finita
- 18/18Novamerica – Il sesso, l’alcol, l’alta marea