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Riccardo Boni morto sepolto nella sabbia della spiaggia: indagato il padre per omicidio colposo

13 Luglio 2025 - 13:44 Ugo Milano
Il 17enne aveva costruito un tunnel, ma a causa di un cedimento sarebbe rimasto soffocato

Dopo la tragica morte di Riccardo Boni, il 17enne sepolto vivo da una massa di sabbia mentre scavava una buca sulla spiaggia di Montalto di Castro (Viterbo), la procura di Civitavecchia ha formalmente iscritto il padre del ragazzo nel registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio colposo.
Si tratta, come precisano gli inquirenti, di un atto dovuto. Al momento, infatti, non risultano sospetti specifici a carico dell’uomo, né elementi di accusa diretta. Secondo quanto ricostruito finora, il ragazzo si trovava in vacanza con la famiglia al camping California Gita Village. Era arrivato lì da pochi giorni con i genitori e i suoi tre fratelli.

La dinamica dei fatti

Quel pomeriggio di giovedì 10 luglio, sulla spiaggia libera, il ragazzo ha iniziato a scavare nella sabbia, come spesso fanno molti adolescenti. Avrebbe raggiunto una profondità di oltre un metro e mezzo, tentando poi di collegare due buche con un tunnel orizzontale. Proprio durante quest’ultima fase, la sabbia sarebbe crollata su di lui. Era sdraiato, e non è riuscito a liberarsi né a chiedere aiuto. Il soffocamento sarebbe stato fatale.

L’allarme (inascoltato) lanciato dal fratellino

Un dettaglio è emerso durante le indagini: il fratellino più piccolo, di appena cinque anni, avrebbe assistito alla scena. È stato lui a dire per primo: «Riccardo è sotto la sabbia». Inizialmente nessuno avrebbe dato realmente peso alle sue parole. Solo quando la madre, non riuscendo più a trovare il figlio, ha dato l’allarme e ha mobilitato il personale del campeggio, le parole del piccolo hanno trovato drammatica conferma. È stato lui a indicare il punto esatto dove scavare. I soccorritori si sono messi subito al lavoro, ma per il 17enne non c’era più nulla da fare.

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