Derapate su moto d’acqua e motoscafi, ma alla guida ci sono bambini: i genitori postano i video su TikTok – Il video
Se per mettersi al volante di un’auto serve aspettare i diciotto anni, per prendere il timone di un motoscafo o il manubrio di una moto d’acqua l’età minima sembra essere drasticamente più bassa. Ragazzine a cavalcioni su mezzi potenti che improvvisano derapate in mezzo ad altre imbarcazioni, bimbi di non più di 10 anni che girano a destra e a sinistra a tutta velocità mentre i genitori li riprendono per postare video su TikTok. È la situazione che, complice uno dei primi weekend di vera fuga al mare, si è palesata di fronte agli occhi di molti turisti e bagnanti che volevano godersi in tutta tranquillità un po’ di sole. «In mare è sempre più semplice violare le regole», ha sottolineato il deputato di Avs, Francesco Emilio Borrelli, che ha pubblicato sui social una sorta di “compilation” di «grave irregolarità legate ai minori».
Le derapate tra barche e la gara tra motoscafi
Una bambina di neanche 10 anni alla guida di una moto d’acqua, tra bagnanti e barche ancorate nei pressi della costa di Capri. Dietro di lei un’amichetta probabilmente coetanea, entrambe coperte da un semplice costume e senza il giubbotto di salvataggio. La loro difficoltà nel completare le curve in sicurezza è evidente, tanto che a tratti sembrano avvicinarsi pericolosamente alle altre imbarcazioni. Nelle immagini dopo, tutte sfocate nel rispetto della privacy dei piccoli protagonisti, un bimbo sfreccia su un motoscafo. Di ciò che ha davanti a sé non riesce a vedere nulla, non essendo sufficientemente alto, ed è costretto a girarsi e chiedere informazioni al padre. È proprio l’adulto che, telefono in mano, riprende con orgoglio tutta la scena, aggiungendoci poi la musica di sottofondo e l’immancabile logo di TikTok.
La denuncia di Borrelli: «Aspettiamo il morto?»
Si intravede poi un bimbo tra i sette e gli otto anni, anche lui a bordo di un gommone e con un adulto (forse il padre) che gli dà indicazioni su come tenere il timone. Il piccolo guida all’uscita di un porto, con i muscoli tesi per la situazione delicata ma evidentemente divertito dall’esperienza. Bravate che il deputato Borrelli ha denunciato duramente: «Servono maggiori controlli ma anche persone che denunciano, allertano la guardia costiera o la sezione navale della finanza mentre gli episodi si verificano così da fermare questo scempio in tempo reale», ha detto. «Questi video vengono postati sui social da persone che hanno un account e che, quindi, sono rintracciabili e riconoscibili. Eppure, al momento, non mi risultano interventi da parte delle forze di polizia. Si aspetta il morto o la tragedia?»