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Anche Pierluigi Battista si dimette dall’incarico gratuito al Mic. Dopo il caso Giuli-Galli della Loggia, via dal Centro per il Libro

14 Luglio 2025 - 20:13 Alba Romano
giuli-mic-dimissioni-pierluigi-battista
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Il giornalista e scrittore nominato proprio dal ministro della Cultura nel comitato scientifico il 26 giugno scorso rifiuta la “poltroncina” perché non sia usata contro di lui il giorno che dovesse criticare lo stesso Giuli

Dopo lo scontro polemico fra il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, e l’editorialista del Corriere della Sera, Ernesto Galli della Loggia, arrivano anche le dimissioni di Pierluigi Battista dal comitato scientifico del Centro per il Libro e la Lettura del ministero, che proprio Giuli aveva nominato con decreto a sua firma il 26 giugno scorso. Battista è un giornalista e scrittore che ha lavorato per anni nelle principali testate italiane, e a lungo nelle redazioni de La Stampa e del Corriere della Sera, di cui è stato editorialista. Le dimissioni da quel comitato scientifico (inviate alla vigilia della sua riunione di insediamento) sono strettamente legate al caso Galli della Loggia, come Battista ha spiegato sia al direttore del Centro per il Libro e la Lettura, Luciano Lanna, che al ministro Giuli che da anni conosceva come collega.

La spiegazione del giornalista-scrittore ai vertici del ministero della Cultura

Secondo quanto risulta ad Open Battista ha motivato le sue improvvise dimissioni con il riferimento esplicito al testo dell’intervista-fantasma di Giuli al Corriere della Sera che lo stesso ministro aveva reso pubblico sui suoi social la mattina del 14 luglio. Battista non vuole accettare un piccolo incarico pubblico, a titolo gratuito come quello del professore Galli della Loggia, che – ha spiegato ai suoi interlocutori – «un giorno possa essermi rinfacciato come accaduto ora se mai dovessi criticare il ministro della Cultura. Preferisco essere libero di criticare che imprigionato da una poltroncina che possa essere puntata contro di me».

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