«Io, molestata da un iscritto e abbandonata da FdI. Pensano solo al potere»


Elisabetta Fedegari, ex candidata di Fratelli d’Italia alle elezioni regionali in Lombardia, ha lasciato il partito di Giorgia Meloni. L’avvocata pavese di 44 anni ha parlato di un addio dovuto a questioni personali: «Sono stata molestata e non c’è stata alcuna reazione da parte di Fratelli d’Italia. Ho capito che la priorità è ormai il raggiungimento del potere, tralasciando tutto ciò che riguarda gli aspetti umani». La donna ha denunciato anche in procura le molestie. Che a suo dire sono arrivate da un iscritto al partito vicino alla dirigenza. Ma nessun provvedimento è stato preso in merito: «Una chiara indicazione della scarsa considerazione per il benessere e la dignità dei propri membri», ha scritto lei, che in passato ha militato in Forza Italia.
Le molestie da FdI
Fedegari è indagata per peculato nell’inchesta Clean 1 su Asm Pavia. Ha preso 4 mila preferenze nel 2023. E oggi in un’intervista a Nina Fresia per La Stampa dice che «questa vicenda mi fa ancora molto male. Mi sembra, comunque, che Fratelli d’Italia abbia disatteso alcuni dei valori che predica, tra cui la tutela delle donne quando subiscono episodi gravi come una molestia. Il segretario provinciale, Claudio Mangiarotti, ha confermato di essere stato a conoscenza dei fatti. Sono stata io stessa a raccontarglieli: ha anche visto le prove di quanto accaduto. Delle molestie ci sono state, è innegabile. È una vicenda che mi ha lasciato del dolore, ancora oggi tirarla fuori non mi fa stare tranquilla». Fedegari aggiunge che nel partito «ci sono stati una serie di episodi di marginalizzazione, esclusione e mancanza di volontà nel valorizzarmi».
L’isolamento
L’ex candidata non crede che si tratti di un problema di sesso: «Mi auguro e spero di no. Oggi in politica, soprattutto quella locale, penso che ci sia ancora un po’ di misoginia. In Italia è ancora molto difficile, non solo nella politica, iniziare una carriera importante. Ma il motivo della mia marginalizzazione in Fratelli d’Italia credo fosse legato al mio non essere un’iscritta storica del partito. Il fatto che io non appartenessi al partito fin dalle sue origini ha fatto sì che mancasse la fiducia per darmi delle opportunità concrete». Mentre in FdI vede «un avvicinamento al mainstream generale e un allontanamento dal popolo italiano, dai propri cittadini e dalla loro tutela. Più che a destinare risorse agli italiani, si pensa forse un po’ troppo ad avere grandi ambizioni internazionali, tralasciando quello che era il patto con gli elettori».
La premier
Riguardo Meloni, dice Fedegari, lei la reputa «una donna capace e intelligente. Al di là del rammarico per la mia vicenda personale, mi auguro che abbia un occhio più attento anche ai vertici più bassi del partito a livello dirigenziale sui singoli territori. Vedo una profonda carenza di strutturazione e radicamento territoriale. Spero che di questo si occupi lei in prima persona, perché evidentemente gli altri non sono in grado di farlo». Infine, la solidarietà per quello che le è accaduto: «Da Fratelli d’Italia, tranne qualche sparuto caso, praticamente nessuno si è espresso. A conferma del fatto che ho fatto bene ad andare via. Mi ha fatto molto piacere invece il messaggio di solidarietà del sindaco di Pavia, nonostante sia del Partito Democratico. Ma soprattutto ho sentito il sostegno di centinaia di cittadini».