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Gaza, nuova strage di civili in fila per gli aiuti: «Almeno 51 morti». L’appello di papa Leone: «Si fermi subito la barbarie della guerra»

20 Luglio 2025 - 14:55 Alba Romano
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Intanto l'Idf prepara una nuova offensiva di terra nella parte centrale dell'enclave palestinese. Il pontefice: «Dobbiamo lasciare le armi, il mondo non sopporta più la guerra»

Nella Striscia di Gaza continuano gli attacchi israeliani contro i civili in coda per ricevere la propria razione di cibo. Secondo i media arabi, sono almeno 51 i palestinesi uccisi dal fuoco dell’Idf dall’alba di oggi, domenica 20 luglio. La maggior parte di loro era in attesa dell’arrivo dei camion umanitari vicino al valico di Zikim, nel Nord della Striscia.

Pronta una nuova offensiva di terra

Nel frattempo, l’esercito israeliano si prepara a condurre un’operazione di terra nella parte centrale della Striscia di Gaza per la prima volta dall’inizio della guerra contro Hamas. L’Idf, scrive il Times of Israel, ha emesso un avviso di evacuazione per tutti i palestinesi che si trovano nella zona sud-occidentale di Deir al-Balah, nella parte centrale dell’enclave palestinese. «L’Idf continua a operare con grande forza per distruggere le capacità del nemico e le infrastrutture del terrore nella zona, mentre espande le sue attività in un’area in cui non ha mai operato prima», scrive sui social Avichay Adraee, portavoce dell’Idf in lingua araba.

Papa Leone: «Il mondo non sopporta più la guerra»

A commentare gli ultimi sviluppi della drammatica situazione umanitaria nell’enclave palestinese è anche papa Leone XIV, che all’uscita dalla messa nella cattedrale di Albano dice: «Dobbiamo dialogare e lasciare le armi», perché «il mondo non sopporta più la guerra». Un messaggio rilanciato poco più tardi anche all’Angelus, quando Prevost aggiunge: «Chiedo nuovamente che si fermi subito la barbarie della guerra e che si raggiunga una risoluzione pacifica del conflitto». Il papa ha rivolto quindi un appello alla comunità internazionale affinché si arrivi a «osservare il diritto umanitario e rispettare l’obbligo di tutela dei civili, nonché il divieto di punizione collettiva di uso indiscriminato della forza e lo spostamento forzato della popolazione».

La messa del cardinale Pizzaballa nella chiesa colpita

Il cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino di Gerusalemme, ha concluso la sua visita a Gaza celebrando la messa domenicale nella parrocchia della Sacra Famiglia, colpita lo scorso 17 luglio da un colpo di mortaio israeliano che ha fatto tre vittime e diversi feriti. «Non siete dimenticati», ha assicurato il patriarca rivolgendosi alla comunità rifugiata nella chiesa. La messa è stata concelebrata da padre Gabriel Romanelli, il parroco ferito nel raid.

Foto copertina: EPA/Haitham Imad | Sfollati palestinesi in coda per ricevere le proprie razioni di cibo a Gaza City, 19 luglio 2025

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