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Trump minaccia i Washington Commanders: «Tornate al nome Redskins o vi blocco lo stadio»

trump washington commanders
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Il presidente americano chiede alla sqaudra Nfl di Washington di ritornare al nome cambiato nel 2020 perché ritenuto offensivo verso le popolazioni native americane

Donald Trump ha da ridire anche sul nome delle squadre di Football americano. E il suo non è solo un consiglio, ma una vera e propria minaccia. In un post sul suo social network Truth, il presidente americano ha caldamente consigliato ai Washington Commanders di tornare alla loro denominazione originale di Washington Redskins, i “pellerossa”. La squadra della capitale aveva modificato il nome nel 2020, a seguito delle pressioni ricevute da sponsor e attivisti contro le discriminazioni razziali, poiché ritenuto offensivo nei confronti delle comunità di nativi americani.

Lo stop allo stadio

A seguito di una dichiarazione effettuata durante una partita di golf domenica mattina, in cui aveva già lanciato la provocazione, il presidente ha rincarato la dose con un post: «Potrei imporre loro una restrizione: se non cambieranno il nome in quello originale di “Washington Redskins” e non si sbarazzeranno del ridicolo appellativo di “Washington Commanders”, non farò un accordo per la costruzione di uno stadio a Washington». In aprile, i Commanders hanno raggiunto un accordo per riportare il loro stadio di casa a Dc. Dal 1996 i Commanders giocano le loro partite di casa in Maryland, al Northwest Stadium, uno degli impianti più vecchi della lega. Il nuovo impianto costerà 4 miliardi di dollari e sorgerà al posto del vecchio RFK Stadium. Il nuovo spazio da 65.000 posti sarebbe situato dove la franchigia ha giocato le sue partite dal 1961 al 1996.

«Make Indians great again»

E Trump non si è fermato ai soli Washington Commanders. Nello stesso post ha anche chiesto ai  Cleveland Guardians di ritornare al loro nome originale di “Indians”, portando la questione sul piano politico: «Il proprietario della squadra di baseball di Cleveland, Matt Dolan, che è molto politico, ha perso tre elezioni di fila a causa di quel ridicolo cambio di nome. Quello che non capisce è che se cambiasse di nuovo il nome in Cleveland Indians, potrebbe davvero vincere le elezioni. Gli Indians sono trattati in modo molto ingiusto». Conclude il presidente con un inedito: «Make Indians great again (Miga)».

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