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Usa, in sei mesi oltre 15 mila nuovi cripto-milionari: è l’effetto Trump che fa impennare la lista dei ricchissimi in Bitcoin

21 Luglio 2025 - 15:11 Alba Romano
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Lo studio di Finbold mostra che nei primi sei mesi della presidenza Trump sono stati 15.800 i portafogli che hanno raggiunto la soglia del milione di dollari. A guadagnare di più sono stati però quelli che era già milionari

Effetto Trump sul mondo crypto. Nel primo semestre della presidenza del tycoon, gli Stati Uniti stanno assistendo a un’impennata nella lista dei milionari in Bitcoin. Secondo quanto riportato da Finbold Research, dal 20 gennaio al 20 luglio 2025, esattamente sei mesi di presidenza, oltre 15.800 nuovi wallet Bitcoin hanno raggiunto la soglia del milione di dollari, portando il totale complessivo a 192.205 indirizzi milionari, con una crescita del 9%. A questo ritmo, ogni giorno si aggiungono 88 nuovi cripto-milionari. A festeggiare di più sono però i portafogli che già registravano una cifra superiore ai 10 milioni di dollari: questi infatti sono cresciuti del 16% in soli sei mesi. Generalmente questi portafogli molto ricchi appartengono o a chi si è lanciato sin da subito nel mondo crypto o ai grandi investitori istituzionali.

L’effetto Trump sulle crypto

Seconda la piattaforma specializzata nel mondo delle criptovalute, uno dei principali motori di questa espansione è attribuito alla svolta normativa intrapresa dall’amministrazione Trump nei confronti del settore. Il 18 luglio, il presidente ha firmato alla Casa Bianca la Genius Act, la prima legge organica sulle criptovalute approvata dal Congresso americano. Il provvedimento punta a fare chiarezza su tassazione, emissione di stablecoin e custodia istituzionale, e la risposta del mercato non ha tardato ad arrivare: la capitalizzazione complessiva delle criptovalute ha toccato un nuovo record storico di 4.000 miliardi di dollari, con il Bitcoin a fare da traino. «Firmando lo storico Genius Act ho promesso che avremmo riportato la libertà e la leadership americana e reso gli Stati Uniti la capitale mondiale delle criptovalute, ed è ciò che abbiamo fatto. Questo atto geniale consoliderà il dominio americano nel settore delle criptovalute creando regole chiare», ha detto il presidente mentre firmava l’atto.

La criptovaluta di Trump e il tesoretto da 2 miliardi

Lo stesso Trump si è lanciato nel settore crypto, e non solo come investitore. Tre giorni prima della sua seconda inaugurazione a presidente ha lanciato $TRUMP, una meme coin, che però fatica a decollare. Nonostante un picco di 75 dollari raggiunto sulle ali dell’entusiasmo il 19 aprile, la media del valore si è attestata intorno ai 10 dollari. Anche il litigio con Elon Musk non ha fatto bene alla valuta di Trump, ma le fortune del presidente americano sembrano provenire da una strategia innovativa dell’ambito crypto. La Trump Media, società che fa capo al tycoon, ha annunciato di aver raccolto oltre 2 miliardi di dollari in bitcoin e titoli correlati a bitcoin. La società ha infatti annunciato nelle scorse settimane di voler attuare un piano di «tesoreria Bitcoin», con l’obiettivo di «garantire libertà finanziaria all’azienda».

Foto di copertina:  EPA/PABLO GIANINAZZI

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