Inchiesta urbanistica di Milano, Fedez attacca (di nuovo) Sala: «Sindaco dalle Mani Pulite? Freud avrebbe parecchio da analizzare»


«Il Sior Sala si è in sostanza auto-assolto con la compiacenza di parte preponderante della “stampa”» così Fedez commenta gli ultimi sviluppi sul filone di inchiesta sull’urbanistica che ha coinvolto anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala. In una storia sul suo profilo Instagram, il cantante ha annunciato l’uscita di una puntata speciale del suo podcast, condotto con Davide Marra, il cui tema sarà il controverso “Salva Milano” insieme al giornalista Gianni Barbacetto. «I processi mediatici non si fanno agli amici. Caso chiuso, sipario» conclude Fedez.
«Proprio le mani dovevate andare a pulire…»
Sul profilo di Pulp Podcast, invece, si legge una critica anche sulla scelta delle parole utilizzate ieri dal sindaco in consiglio comunale: «Sei il sindaco della città di Mani Pulite, inchiesta che ha svelato il modus operandi di un’intera classe politica, fondato sulla corruzione. E che fai? Per manifestare la tua estraneità ai fatti, decidi di usare l’espressione: “Io ho le mani pulite”. Davvero? Cioè, nessuno del team del sindaco ha pensato, “chessò”, a un “ho la coscienza pulita”? Proprio le mani dovevate andare a pulire…» e poi aggiunge: «Freud avrebbe parecchio da dire. E da analizzare»
Il Salva Milano e i precedenti con Sala
Nel suo lungo post, Fedez e Mr. Marra tornano anche sulla vicenda del Salva Milano: «Nonostante non si sia dimenticato di lanciare un monito a chi lo critica il sindaco Sala ha deciso di soprassedere su quel tentativo di prestidigitazione chiamato “Salva Milano”, sul quale solo qualche mese fa era così solerte a invocarne la rapida approvazione in Parlamento». E conclude: «E dire che avremmo tutti voluto sentire le ragioni di quel decreto che il sindaco stesso riteneva vitale, e che adesso si cerca invece di far passare in sordina». Fedez aveva avuto da ridire sull’operato di Sala già in occasione della sua partecipazione al congresso dei giovani di Forza Italia: «La cosa buona è che a Milano mancano due anni per cambiare sindaco e soprattutto che Beppe Sala non si può ricandidare», aveva detto dal palco del Palazzo dei Congressi all’Eur.