Salvini riceve il premio Italia-Israele per le sue «posizioni coraggiose». Protestano Pd-M5s-Avs: «Osceno: lui complice del genocidio» – Il video
È stato assegnato al vicepremier e segretario della Lega, Matteo Salvini, il premio Italia-Israele 2025. «Non c’è alcun dubbio in merito al fatto che se c’è una persona che merita di veder riconosciuto il suo sforzo nell’impegno per il rafforzamento del legame strategico tra Italia e Israele, quella persona è proprio Matteo Salvini», ha detto Jonathan Peled, ambasciatore di Israele a Roma durante la cerimonia. Secondo Peled, il ministro dei trasporti meriterebbe il premio per essersi mostrato amichevole e vicino nei confronti di Israele. «Oggi più che che mai ce n’è particolarmente bisogno. Dopo il massacro del 7 ottobre Salvini e la Lega ci hanno sempre dimostrato profonda vicinanza e solidarietà. In questi mesi così dolorosi Matteo ci ha sempre aperto le porte del suo ministero».
Il Premio Italia-Israele a Matteo Salvini
Durante la cerimonia di premiazione in cui è stato assegnato il premio Italia-Israele 2025 a Matteo Salvini, l’ambasciatore israeliano Jonathan Peled ha anche espresso il desiderio di rafforzare i legami tra Roma e Tel Avvi. «Ci auguriamo per suo tramite di poter rafforzare anche nel futuro le relazioni tra Italia e Israele». Salvini, dal canto suo, si detto «onorato» di aver ricevuto un premio che ha definito «scomodo». Non sono tardate le critiche delle opposizioni.
La reazione delle opposizioni: «Premiazione oscena»
Movimento 5 Stelle, Partito democratico e Alleanza Verdi-Sinistra hanno commentato in Aula la decisione di Israele di premiare Salvini. «Per noi questa cosa è oltre la politica, oltre la dialettica siamo alla miseria umana», ha detto il capogruppo M5s Riccardo Ricciardi. «Oggi è andato in scena qualcosa di orribile», gli ha fatto eco Angelo Bonelli di Alleanza Verdi-Sinistra. «Di doppia morale un Paese può anche morire. E oggi la doppia morale è entrata nella Camera dei deputati», ha aggiunto Arturo Scotto, deputato del Partito democratico. E poi il commento duro di Nicola Fratoianni, secondo cui Salvini è stato premiato «per la sua complicità, un premio a chi è complice del genocidio».