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«Da rockstar ad assassino…», perché il documentario sul cantante Bertrand Cantat ha riaperto il caso sul suicidio di Krisztina Rády

24 Luglio 2025 - 23:08 Valentina Romagnoli
rady cantant
rady cantant
Il leader dei Noir Desir era già stato condannato per aver ucciso a pugni la sua compagna Maria Trintignant. Ora si indaga sulle violenze dietro il suicidio dell'ex moglie

A quindici anni dalla morte di Krisztina Rády, la procura di Bordeaux ha deciso di riaprire le indagini sul suo presunto suicidio, avvenuto il 10 gennaio 2010 nella casa che divideva con l’ex marito Bertrand Cantat, frontman della storica band francese Noir Désir. La svolta arriva dopo la diffusione del documentario Netflix Da rockstar ad assassino: il caso Cantat, che ha riportato alla luce elementi e testimonianze mai emersi nei fascicoli giudiziari precedenti. Cantat ha scontato 4 anni di carcere, per l’omicidio dell’ex compagna Marie Trintignant.

Il documentario Netflix: la testimonianza dell’amica di Marie Trintignant

Nel documentario, tra le voci più incisive c’è quella della cantante Lio, amica di Marie Trintignant, uccisa da Cantat nel 2003, che ha parlato apertamente del comportamento violento del cantante, definendolo «un uomo che picchia le donne e non esita a ucciderle». Ma a colpire i magistrati sarebbero state in particolare alcune testimonianze inedite, tra cui quella di un’infermiera, secondo cui anche Krisztina Rády, come Trintignant, sarebbe stata vittima di violenze domestiche.

La morte di Krisztina Ràdy: trovata impiccata in casa

Krisztina Rády venne trovata impiccata nella sua abitazione di Bordeaux il 10 gennaio 2010, dove viveva con Cantat e i loro due figli, nonostante il divorzio risalisse al 2003. Il cantante dormiva in casa al momento della tragedia. Nessuna traccia di violenza emerse dall’autopsia, e le indagini vennero archiviate più volte: l’ultima nel 2018. Ma oggi la procura è tornata a parlare di «possibili atti di violenza intenzionale» e a considerare la morte della donna un potenziale caso di «suicidio forzato». A insistere per anni su questa ipotesi è stata anche l’avvocata Yael Mellul, presidente dell’associazione Femme et Libre, che rappresentava l’ultimo compagno di Rády. Mellul sostiene da tempo che la donna fosse intrappolata in una relazione abusante, e ha annunciato l’intenzione di trasmettere nuove testimonianze agli inquirenti.

Bertrand Cantat e la morte della compagna Marie Trintignant

Cantat, oggi 61enne, era stato condannato nel 2004 a otto anni di carcere per l’omicidio di Marie Trintignant, attrice e figlia del celebre Jean-Louis Trintignant, uccisa a seguito di un pestaggio in una stanza d’albergo a Vilnius. Rilasciato dopo aver scontato quattro anni, il cantante era tornato a vivere con Krisztina Rády. In un messaggio lasciato poco prima della morte, Rády parlava di ferite provocate da oggetti lanciati da Cantat, raccontando episodi di aggressioni fisiche. Il cantante, che ha pubblicato un nuovo album nel 2024 con il gruppo Détroit, non ha rilasciato dichiarazioni recenti. Il suo avvocato, Antonin Lévy, ha riferito all’agenzia Afp di non avere notizie formali sulla riapertura delle indagini.

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