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Dj Godzi, confermata l’assenza di segni di violenza. Spuntano le immagini dell’aggressione al vicino: «Era pazzo, forse un attacco psicotico» – Il video

25 Luglio 2025 - 16:34 Ugo Milano
Le analisi chieste dal padre di Michele Noschese, morto a Ibiza, avrebbero riaffermato i risultati dell'autopsia: «Tracce di droghe». Il genitore continua però a nutrire dubbi: «Dovevano soccorrerlo, non picchiarlo»

Le nuove analisi sul corpo di Michele Noschese, noto a Ibiza come dj Godzi, non si smuovono di un millimetro dalla interpretazione già fornita dalla prima autopsia: sul disc jockey napoletano non ci sarebbe alcun segno di violenza e la morte sarebbe stata causata dalla sua «continua assunzione di droga». I nuovi accertamenti erano richiesti dal padre della vittima Giuseppe Noschese, ex primario del pronto soccorso dell’ospedale Cardarelli. Lui rimane dubbioso: «Non ho ancora dati sufficienti sulla refertazione», ha spiegato. «Da medico, posso dire che se Michele aveva le convulsioni doveva essere soccorso e non picchiato e ammanettato mani e piedi».

La fuga della giovane e il video dell’aggressione all’anziano

Giorno dopo giorno, il giallo si arricchisce di dettagli che i diversi testimoni raccontano o hanno ripreso. In esclusiva, il Corriere della Sera ha pubblicato un video in cui si vedrebbe l’aggressione di Godzi all’anziano vicino di casa Xavier, poco prima dell’intervento della Guardia Civil e del decesso del 35enne. Secondo quanto raccolto finora dalla polizia spagnola, sarebbe iniziato tutto alle prime luci della mattina dopo una lunga festa nella casa di Noschese, sul promontorio di Santa Eulalia. Prima dj Godzi sarebbe stato protagonista di una «violenta discussione con due individui» nel suo appartamento, poi al 112 sarebbero giunte ulteriori segnalazioni di «gravi alterchi e colluttazioni». Sono gli stessi vicini a vedere una giovane sudamericana 25enne, ospite di dj Godzi da qualche giorno, scappare da casa sua scavalcando un balcone, inseguita proprio dal 35enne.

I lividi lasciati all’anziano: «Sembrava in preda a un attacco psicotico»

La donna si rifugia nella casa del vicino Xavier, anziano 82enne. Il dj, stando al racconto della figlia di Xavier, avrebbe preso al collo e strattonato l’anziano, causandogli diversi lividi e un trauma al piede. Secondo alcuni testimoni, Michele Noschese era anche armato di coltello. «Quando sono uscita in giardino ho visto che c’erano circa quindici persone che gridavano, e poi ho visto che Michele si era intrufolato nel balcone del suo vicino, un uomo di 82 anni, e lo stava scuotendo», ha raccontato una vicina a El Diario de Ibiza. «Non so se fosse in preda a un attacco psicotico, se fosse sotto l’effetto di droghe o cosa gli fosse successo». Quando ha provato a esortare gli amici del dj perché intervenissero, si sarebbe sentita rispondere: «È pazzo, è impossibile».

Il decesso ammanettato e i dubbi del padre: «Consumava droghe? Mi facciano vedere le denunce»

Poco dopo è arrivata la Guardia Civil insieme alla sicurezza privata del complesso residenziale: «Lo hanno ammanettato a mani e piedi, ansimava. L’ho visto esalare l’ultimo respiro», ha raccontato Raffaele Ricco, il migliore amico del 35enne. Poi è arrivata la comunicazione al vicinato: Noschese «è morto per arresto cardiaco». Una prospettiva a cui il padre del dj ancora non si è arreso: «Non ho dati sufficienti, ci vorranno almeno un paio di giorni. La salma è stata liberata, domani è prevista la cremazione. Mia moglie Daniela e l’altro mio figlio Giampiero come me sono straziati», ha detto Giuseppe Noschese. Così come stenta a credere al «consumo abituale di droghe» da parte del figlio: «Come fa a dirlo la Guardia civil? Voglio vedere le denunce a carico di mio figlio esistenti al riguardo».

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