Gaza, Trump: «Macron? Vuole riconoscere la Palestina? Quello che dice non ha peso, ma è un bravo ragazzo». Israele arresta il Gran Muftì di Gerusalemme


«Quello che dice non importa, non ha alcun peso». Queste le parole di Donald Trump sulla decisione di Emmanuel Macron di riconoscere lo Stato di Palestina. Ma «è un bravo ragazzo», ha aggiunto. L’agenzia di stampa palestinese Wafa riporta che le forze israeliane hanno arrestato oggi il Gran Muftì di Gerusalemme e della Palestina, il predicatore della moschea di Al-Aqsa, lo sceicco Mohammad Hussein. Lo riporta il Dipartimento per le dotazioni islamiche, secondo cui Hussein è stato arrestato dopo la preghiera del venerdì ed è stato portato alla Porta Mughrabi della Città Vecchia di Gerusalemme.
Il cessate il fuoco
Dopo lo stallo di ieri i colloqui per il cessate il fuoco tra Hamas e Israele dovrebbero riprendere la prossima settimana. Lo ha affermato il funzionario di Hamas, Bassem Naim. Naim ha dichiarato di essere stato informato che una delegazione israeliana partirà per consultazioni all’inizio della prossima settimana. I precedenti colloqui si sono tenuti a Doha, in Qatar. Intanto il primo ministro Benyamin Netanyahu ha dichiarato che Israele, con i suoi alleati americani, sta «attualmente valutando opzioni alternative» per ottenere il ritorno degli ostaggi trattenuti a Gaza. Il primo ministro ha sottolineato che Hamas rappresenta «un ostacolo al raggiungimento di un accordo per il rilascio degli ostaggi». Tesi, assicura, sostenuta anche dall’inviato statunitense Steve Witkoff.
Idf: consentito lancio di cibo sulla Striscia ma «non c’è carestia»
L’Idf afferma che consentirà ai Paesi stranieri lanci di cibo su Gaza, ma insiste sul fatto che non c’è carestia nella Striscia. Lo riporta Haaretz. Il coordinatore israeliano delle attività governative nei territori, riporta il Times of Israel, ritiene che la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza «continua a essere difficile e impegnativa», ma non si registra una carestia diffusa, contrariamente a quanto afferma Hamas. Intanto sono 21 le persone uccise dal fuoco dell’esercito di Tel Aviv dall’alba, 4 di loro erano persone in cerca di aiuti umanitari. A riferirlo è Al-Jazeera, citando fonti ospedaliere.