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Nuovi casi di West Nile anche in provincia di Roma: altri 7 contagi, 2 con sindrome neurologica. Un 31enne allo Spallanzani: «Mai problemi: è un atleta»

25 Luglio 2025 - 20:08 Ugo Milano
West Nile, trappole per zanzare
West Nile, trappole per zanzare
La cabina di regia della Regione ha disposto l'estensione dei protocolli all'Asl Roma 6. Controlli nelle sacche dei donatori di sangue

Il West Nile Virus è arrivato anche a Roma. Sono saliti a 28 i casi confermati della nuova infezione che sta contagiando il Lazio: 26 sono stati rilevati nella provincia di Latina, tra cui la paziente deceduta la scorsa settimana a Fondi, e 2 nel Romano tra Anzio e Nettuno. Solo oggi la cabina di regia composta – tra gli altri – da Regione Lazio e Istituto Spallanzani ha comunicato la presenza di 7 nuovi casi accertati, due dei quali presentano sindrome neurologica. Per precauzione, le indicazioni e le prescrizioni per il contenimento del virus sono state estese anche all’Asl Roma 6, oltre che a quella di Latina. Mentre tutti i donatori di sangue saranno sottoposti a test per accertare che il loro liquido ematico non sia possibile vettore dell’infezione.

L’atleta di due metri ricoverato: «Ha una meningo encefalite»

Dei 27 casi accertati oltre al decesso, 2 sono in terapia intensiva e 11 sono ricoverati in reparti ordinari per altre patologie. Tra questi c’è anche un 31enne di Aprilia, che avrebbe accusato episodi di vomito e febbre prima di recarsi all’ospedale dei Castelli e poi essere trasferito allo Spallanzani. Qui le sue condizioni sono peggiorate, come ha spiegato al Messaggero la sorella: «Le analisi hanno confermato una meningo encefalite causata dalla puntura della West Nile. Non c’è una vera e propria cura», ha detto. E poi ha aggiunto incredula: «Mio fratello è un atleta. Si allena ad Anzio da anni in piscina, è sano come un pesce, alto 210 centimetri, non ha mai avuto problemi».

Le tutele per i donatori di sangue: test molecolari o pausa di un mese

Il prossimo bollettino sul virus del Nilo occidentale sarà emesso dalla Regione Lazio lunedì 28 luglio. Intanto però i protocolli di sorveglianza rimangono in vigore: appena l’infezione viene rilevata su animali o uomini, scattano test molecolari su tutte le sacche di sangue della provincia interessata. È prevista anche la sospensione temporanea di 28 giorni, in alternativa al test, per tutti i donatori che abbiano viaggiato e dormito anche solo una notte nei territori in cui il virus è stato rilevato. «Finora abbiamo intercettato 230 casi di infezione da West Nile tra i donatori dal 2020 al 2024», fanno sapere dallo Spallanzani.

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