Sbagliano sentiero e tornano indietro a distruggere il rifugio: «Se la sono presa con il cameriere che li aveva indirizzati» – Le foto


Hanno sbagliato sentiero nella discesa a valle e, accecati dalla fatica e dalla frustrazione, sono tornati al rifugio insultando il personale e distruggendo l’ingresso a calci e pugni. I responsabili sono una coppia di turisti irlandesi ospiti del Rifugio Franco Cavazza al Pisciadù, nel Gruppo del Sella. A denunciare il gesto violento è stato Renato Costa, gestore del rifugio da quasi mezzo secolo, che ha denunciato pubblicamente l’accaduto sui social, con tanto di foto dei danni. «Di solito non ci piace pubblicare queste cose, ma quando ci vuole, ci vuole. Questo signore, dopo aver ricevuto indicazioni su quale sentiero prendere per scendere, è tornato al rifugio fuori di sé e, oltre a danneggiare la porta, ci ha anche insultati con brutte parole. Una vergogna!», ha scritto su Facebook.



Il racconto del gestore: «Vedono le foto sui social e credono che sia tutto facile»
«Hanno sbagliato sentiero e se la sono presa con il povero cameriere, che aveva solo cercato di aiutarli. L’ha insultato, spinto e poi ha sbattuto la porta d’ingresso con una violenza tale da romperla. Una porta robusta, non so nemmeno come abbia fatto. È stato un disastro. E meno male che il cameriere non era da solo, perché rischiava grosso», ha raccontato il proprietario a Benedetta Pellegrini del Corriere della Sera. «Le persone quest’anno non hanno pazienza. Forse non sanno dove vanno: vedono le foto sui social e pensano che sia tutto facilmente accessibile. Ma qui siamo in montagna. Non si arriva in macchina, si sale a piedi», ha commentato. Il posto in questione, infatti, si raggiunge solo dopo circa tre ore di escursione dal Passo Gardena e il sentiero non è adatto a chiunque. «La strada per venire da noi non è semplicissima. E chi arriva deve saperlo», ha concluso.