Ultime notizie DaziGazaJeffrey EpsteinUcraina
ATTUALITÀCataniaLavoro e impresaLicenziamentiPalermoSiciliaSindacati

Almaviva Contact, non c’è l’accordo. I sindacati dicono «no» all’incentivo dell’esodo proposto dall’azienda. A rischio oltre 400 lavoratori

29 Luglio 2025 - 00:10 Alba Romano
almaviva-licenziamenti-cassa-integrazione
almaviva-licenziamenti-cassa-integrazione
La società, ex leader dei call center, aveva già chiuso alla proroga della cassa integrazione. Il diniego al tavolo ministeriale è arrivato dopo ore di trattativa, nonostante il termine alla cig per cessazione sia previsto tra due giorni

Si è conclusa con un mancato accordo la procedura Almaviva Contact al tavolo di oggi – lunedì 28 luglio – al ministero del Lavoro. Lo rende noto la società: «L’ulteriore disponibilità dell’azienda, in caso di esito positivo della procedura che si chiudeva con l’incontro di oggi, a destinare ai lavoratori, attraverso lo strumento dell’incentivo all’esodo, l’ammontare di circa quattro milioni di euro per accompagnare l’indennità Naspi non è stata accolta dalle organizzazioni sindacali. La vertenza riguarda 487 lavoratori in Italia, 388 dei quali a Palermo e Catania». La società, ex leader dei call center, aveva già chiuso alla proroga della cassa integrazione.

La proposta

La proposta – spiega ancora Almaviva Contact – avrebbe consentito all’intera platea dei lavoratori di ricevere per i prossimi due anni un trattamento economico superiore a quello attualmente percepito, assicurando continuità e stabilità del reddito per un ampio arco temporale utile a realizzare le iniziative di ricollocamento preannunciate dalle istituzioni competenti. «Il diniego sindacale – si legge nel comunicato – è giunto dopo ore di trattativa, nonostante il termine della cassa integrazione per cessazione sia previsto per il 31 luglio e nonostante l’accordo del 7 gennaio 2025 sottoscritto in sede ministeriale avesse sancito il comune impegno a non richiedere ulteriori proroghe per un ammortizzatore conservativo già ampiamente prorogato e in deroga (…). Di fronte alla chiusura sindacale non può che prendere atto della conclusione della procedura con esito negativo».

Schifani: «I sindacati scelgono lo scontro»

Sul «no» dei sindacati alla proposta dell’azienda è intervenuto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. «I sindacati, ancora una volta, hanno preferito chiudere ogni possibilità di confronto, respingendo una proposta concreta che avrebbe garantito la proroga degli ammortizzatori sociali fino al 30 novembre e assicurato, a una parte dei lavoratori di Almaviva Contact, un reddito stabile e dignitoso attraverso il progetto promosso dalla Regione Siciliana», afferma il governatore siciliano. «Il governo regionale – aggiunge – grazie all’impegno dell’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo, che ringrazio, ha elaborato in sinergia con l’assessorato alla Salute un piano approvato dal ministero competente, finalizzato all’attivazione del numero unico 116117. Un progetto serio, capace di offrire nuova occupazione a Palermo e Catania. La Regione è presente e continuerà a esserlo – conclude Schifani -, ma chi rifiuta ogni forma di mediazione si assume la responsabilità di lasciare i lavoratori senza prospettive».

ANSA/ ANGELO CARCONI | La partenza del corteo da piazza della Repubblica per la manifestazione di protesta dei dipendenti di Almaviva, Roma, 21 gennaio 2017

leggi anche