Sparatoria di New York, il killer «puntava alla Nfl ma ha sbagliato piano». Chi era Shane Tamura e perché la richiesta di «studiare il suo cervello» – I video
La sparatoria avvenuta a Manhattan davanti al grattacielo che ospita gli uffici della National Football League (Nfl), ha ora un movente più chiaro. Il sindaco di New York Eric Adams ha confermato che l’autore dell’attacco, Shane Tamura, aveva nel mirino proprio la lega professionistica di football americano. Nelle sue tasche, gli agenti hanno trovato un biglietto scritto a mano: un messaggio carico di rancore contro la Nfl, che recita, tra le altre cose: «Non puoi andare contro la Lega Football, ti schiaccerà». Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe tentato invano di entrare negli uffici della Nfl, che occupa diversi piani nel grattacielo 345 Park Avenue, prima di aprire il fuoco all’esterno, cambiando obiettivo. L’attacco ha provocato cinque vittime, tra cui un agente di polizia intervenuto sul posto, e ha lasciato gravemente ferito un dipendente della Lega. Dopo aver ucciso le quattro persone, Tamura ha rivolto l’arma contro sé stesso, sparandosi al petto, probabilmente per lasciare integro il cervello. Nella nota ritrovata avrebbe lasciato scritto «per favore studiate il mio cervello».
Il sospetto di encefalopatia traumatica cronica
Secondo quanto riferito dalla Cnn, l’uomo sarebbe stato un addetto alla sicurezza all’interno di un hotel a Las Vegas, in Nevada, città nella quale risiedeva. Nonostante la carriera collegiale di Tamura lasciasse presagire un futuro nella massima lega di Football, il giocatore non ha mai calcato i campi Nfl. Questo però non lo ha fermato dall’individuare proprio la lega come la principale responsabile dei disturbi mentali da cui era affetto. Nella nota lasciata dal killer si legge un riferimento alla Cte, encefalopatia traumatica cronica, una condizione che si sviluppa a seguito dei numerosi traumi cranici e commozioni celebrali a cui i giocatori di football sono molto esposti. Solo l’autopsia potrà chiarire se realmente Tamura avesse sviluppato la Cte, poiché questa è riscontrabile solo dopo la morte con l’apertura della scatola cranica.
Gli altri casi di Cte nella Nfl
L’insorgenza della Cte a seguito dei traumi riportati durante gli scontri sul campo da football è una condizione molto comune. Per molto tempo la Nfl ha negato che ci fosse un collegamento diretto tra le due variabili, anche a fronte di numerose evidenze scientifiche. Solo nel 2016 la lega ha iniziato ad adottare delle contromisure, proibendo, ad esempio, alcuni tipi di placcaggio o imponendo l’utilizzo di un ulteriore casco protettivo durante le sedute di allenamento. Dal 2024 è concesso ai giocatori di indossare ulteriori protezioni per la testa anche durante le partite. Uno studio condotto dalla Boston University Chobanian & Avedisian School of Medicine ha dimostrato che su 376 cadaveri di ex giocatori della Nfl, 345 erano affetti da Cte. Sono numerosi i casi di violenza, anche armata, che hanno coinvolto giocatori Nfl poi diagnosticati con Cte. Uno dei più celebri è Aaron Hernandez dei New England Patriots che prima di togliersi la vita in carcere ha ucciso il compagno della sorella. O anche il caso di Terry Long, che si suicidò bevendo del liquido antigelo. Lo stesso Tamura ha fatto riferimento all’episodio di Long nella lettera ritrovata dagli agenti.
Il commento di Trump
Anche il presidente Donald Trump è intervenuto sul suo social network Truth: «Sono stato informato sulla tragica sparatoria avvenuta a Manhattan, un luogo che conosco e amo. Confido che le nostre forze dell’ordine riescano a scoprire perché questo pazzo ha commesso un atto di violenza così insensato». Trump ha poi espresso vicinanza alle famiglie delle vittime: «Dio benedica il dipartimento di polizia di New York e Dio benedica New York», ha scritto.