Martina Oppelli è morta in Svizzera: l’ultimo viaggio dell’architetta dopo i tre no dell’Asl al suicidio assistito


Martina Oppelli, architetta triestina di 50 anni, è morta questa mattina in Svizzera ricorrendo al suicidio medicalmente assistito. Ad annunciarlo è stata l’associazione Luca Coscioni, che l’ha accompagnata nel lungo e doloroso percorso nella clinica d’oltralpe. A supportarla nel viaggio e nella procedura sono stati Claudio Stellari e Matteo D’Angelo, attivisti di Soccorso Civile, l’organizzazione legata a Marco Cappato che si batte per la libertà di scelta sul fine vita. Altre 31 persone hanno contribuito con aiuto logistico ed economico. Affetta da sclerosi multipla progressiva da più di vent’anni, Martina era ormai completamente dipendente dai suoi caregiver per ogni azione quotidiana: mangiare, bere, lavarsi, muoversi. «Io non sopravvivo senza una persona vicina», aveva raccontato di recente in un’intervista.
La richiesta respinta tre volte
Solamente il 4 giugno, Opelli aveva ricevuto il terzo rifiuto da parte dell’Azienda sanitaria universitaria giuliano isontina per accedere al trattamento di fine vita sul territorio italiano. Le condizioni in cui era costretta la donna non rientravano nei criteri stabiliti dalla Corte costituzionale per accedere al suicidio assistito, in quanto, secondo l’Azienda sanitaria, non era sottoposta a «trattamenti di sostegno vitale». Una valutazione che lei stessa aveva definito assurda e disumana: «Se mi sbilancio in avanti con la testa, non riesco nemmeno a raddrizzarmi da sola». Nonostante tre dinieghi, ricorsi, diffide e una sentenza del tribunale che le aveva dato ragione, Martina, che aveva già annunciato le sue intenzioni, non ce l’ha fatta ad aspettare una risposta definitiva da parte della commissione medica incaricata della nuova valutazione. «Le sue sofferenze non erano più tollerabili», ha spiegato l’associazione in un post su Instagram in cui Opelli ha voluto lasciare un ultimo video messaggio prima di porre fine alle sue sofferenze.
La conferenza stampa di domani
Domani, alle 13:30, si terrà una conferenza stampa all’Antico Caffè San Marco di Trieste con gli interventi di Marco Cappato, Claudio Stellari, Matteo D’Angelo e Felicetta Maltese. Sarà un’occasione per ricordare Martina e per rinnovare l’urgenza di una legge sul fine vita che riconosca pienamente il diritto all’autodeterminazione.