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La Slovenia interrompe il commercio di armi con Israele. È il primo paese europeo: «L’Ue non è stata in grado di adottare misure concrete»

31 Luglio 2025 - 23:38 Cecilia Dardana
slovenia armi
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Lubiana vieta importazione, esportazione e transito di armamenti. Lo ha annunciato il governo di Lubiana, spiegando la decisione con la volontà di reagire in modo concreto al conflitto in corso nella Striscia di Gaza

La Slovenia sarà il primo Paese dell’Unione Europea a vietare il commercio di armi con Israele. Lo ha annunciato oggi il governo di Lubiana, spiegando la decisione con la volontà di reagire in modo concreto al conflitto in corso nella Striscia di Gaza. «La Slovenia è il primo paese europeo a vietare l’importazione, l’esportazione e il transito di armi da e verso Israele», si legge in una nota ufficiale diffusa dall’esecutivo, che sottolinea come l’iniziativa arrivi in assenza di una posizione comune a livello europeo.

Le accuse nei confronti dell’Unione Europea

«L’Unione Europea non è stata in grado di adottare misure concrete», ha dichiarato il governo, motivando così l’azione unilaterale: un passo deciso per manifestare il dissenso rispetto alla guerra in corso e per chiedere una maggiore responsabilità da parte della comunità internazionale. La misura riguarda tutti i materiali d’armamento, inclusi equipaggiamenti militari, componenti e tecnologie legate alla difesa. Non è chiaro al momento se il divieto includa anche strumenti a duplice uso civile-militare. La decisione slovena arriva in un momento di crescente pressione diplomatica sull’Ue, accusata da varie organizzazioni umanitarie di non fare abbastanza per fermare le forniture militari a Israele nonostante le gravi violazioni dei diritti umani denunciate a Gaza. Lubiana, che nelle scorse settimane aveva riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina, conferma così il proprio posizionamento tra i Paesi europei più critici nei confronti dell’offensiva israeliana.

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