Andrea Agnelli ha bisogno di liquidità e rivuole indietro entro dicembre i 5,7 milioni di euro che aveva prestato alla holding di famiglia Newco Roveri


L’ex presidente della Juventus Andrea Agnelli, cugino di John Elkann, ha bisogno di liquidità e ha chiesto alla holding Newco Roveri di cui è maggiore azionista di riavere indietro un finanziamento da 5,7 milioni di euro che aveva erogato anni fa per lo sviluppo della società che è azionista di maggioranza della immobiliare Royal Park Real Estate spa, che faticosamente sta uscendo da una lunga crisi finanziaria. Andrea Agnelli è il primo azionista della Newco Roveri srl, con il 54,31 per cento delle azioni a lui intestate. Ma non è il solo azionista, e non essendo la società in grandissima salute a nome di tutti gli azionisti il presidente del cda, Francesco Roncaglio, non ha detto di no. Ma ha preso tempo e al momento non ha ancora restituito quella somma.
La lettera inviata dall’ex presidente della Juventus al cda della Newco Roveri
Lo stesso Andrea Agnelli in una lettera inviata al cda lo scorso 25 aprile ha mostrato di non ignorare le difficoltà della società, lasciando aperti fino al 31 dicembre i tempi della restituzione di quei 5,7 milioni di euro. Così ha scritto ai membri del cda: «Gentili Signori, con la presente si fa riferimento al finanziamento soci infruttifero da me effettuato in favore della società, regolarmente contabilizzato nei bilanci della Società medesima, per un importo complessivo pari ad euro 5.700.000. In particolare, Vi comunico formalmente la mia richiesta di restituzione dell’importo sopra indicato, entro il 31 dicembre 2025 secondo le modalità e le tempistiche da concordare tra le parti. Qualora la società non disponga delle risorse finanziare per rimborsare il finanziamento in oggetto, con la presente manifesto la mia disponibilità a valutare ogni possibile alternativa. Resto a disposizione per ogni ulteriore chiarimento e attendo una Vostra cortese risposta in merito».
La risposta del presidente della società che nicchia un po’ ed è vago sui tempi
Durante l’assemblea della Newco Roveri srl che ha approvato lo smilzo bilancio 2024 della società, con ricavi ammontanti ad appena 26 euro e una perdita operativa di 7.064 euro, Roncaglio ha provato davanti ai soci a nicchiare un po’ sulla richiesta, certamente legittima, di Agnelli, ringraziandolo prima «per la disponibilità e la pazienza dimostrate, sottolineando il continuo e prezioso supporto assicurato alla società nel corso di tutti questi anni». Poi ha ricordato il percorso di risanamento della controllata Royal Park Real Estate, ammettendo che «avendo raggiunto una situazione di equilibrio finanziario e avendo completato gli investimenti strategici di medio-lungo termine, è giunto oggi il momento di affrontare
concretamente il tema della restituzione del finanziamento soci». Ma non si è precipitato a fare il bonifico richiesto, promettendo ad Agnelli che «nei prossimi mesi il consiglio valuterà tutte le possibili soluzioni volte alla restituzione del finanziamento soci, senza alcuna preclusione, ringraziando altresì il socio Andrea Agnelli per la disponibilità a valutare ogni possibile alternativa».
Tra gli azionisti della holding di famiglia anche l’ex moglie Emma Winter
Gli altri soci della Newco Roveri srl sono in parete schermati da due società fiduciarie, la Nextfid (25,81%) e la Milano Fiduciaria (12,55%) e in parte alla luce del sole come persone fisiche con partecipazioni meno rilevanti. Fra queste il cugino Andrea Nasi (5,22%), la sorella Anna Agnelli (0,20%), la mamma Allegra Caracciolo (0,20%), la moglie dell’ex ad della Juventus Antonio Giraudo, Maria Elena Rayneri (0,40%), l’ex moglie Emma Winter (0,20%), protagonista di una burrascosa separazione nel 2015, e il manager Roberto Ginatta (0,90%), travolto anche giudiziariamente dal crac della Blutec di Termini Imerese. Oltre che dalle casse della società non particolarmente floride, dipenderà anche da tutti loro la restituzione di quei 5,7 milioni di euro che preme ad Andrea Agnelli.
