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I Paesi del nord Europa colpiti da caldo «senza precedenti»: oltre 30 gradi al Circolo Polare da due settimane

02 Agosto 2025 - 18:31 Anna Clarissa Mendi
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Gli scienziati affermano che si tratta della serie più lunga mai registrata a partire dal 1961

Un’ondata di caldo «davvero senza precedenti» sta investendo in questi giorni i Paesi nordici. Nel mese di luglio una stazione meteorologica nella parte norvegese del Circolo Polare Artico ha registrato temperature superiori a 30 gradi per ben 13 giorni consecutivi, un dato straordinario per un’area così settentrionale. In Finlandia, scrive il Guardian, la situazione non è stata migliore, con il Paese che ha vissuto tre settimane di temperature superiori ai 30 gradi, segnando il periodo di caldo più lungo mai registrato dal 1961, il doppio rispetto al precedente record. «Un’ondata di calore davvero senza precedenti è ancora in pieno svolgimento, con temperature massime oggi (sabato 2 agosto, ndr) intorno ai 32-33 gradi», ha scritto in un post Mika Rantanen, climatologo presso l’Istituto Meteorologico Finlandese. «Anche le regioni artiche hanno registrato tre settimane di temperature superiori a 25 gradi e potrebbero eguagliare domani i loro record di caldo di agosto». 

Il caldo record in Norvegia e Svezia 

Anche la Norvegia ha visto temperature record nelle sue regioni più settentrionali. Gli scienziati hanno segnalato che, per 12 giorni nel mese di luglio, almeno una stazione nelle tre contee più a Nord del Paese ha registrato temperature sopra i 30 gradi, con previsioni che indicano la possibilità di nuovi picchi di calore nei prossimi giorni. Mentre in Svezia, diverse stazioni meteorologiche hanno registrato temperature superiori ai 25 gradi per periodi eccezionalmente lunghi: a Haparanda, per 14 giorni consecutivi, e a Jokkmokk, in Lapponia, per 15 giorni. Secondo Sverker Hellström, scienziato presso l’Istituto Meteorologico e Idrologico Svedese, «per trovare un periodo di calore più lungo, bisogna risalire a più di un secolo fa». 

Le temperature record e l’impatto ambientale

Le temperature insolitamente elevate non sono solo un fenomeno anomalo, ma anche il risultato di una combinazione di fattori atmosferici, come il riscaldamento delle acque al largo della costa settentrionale della Norvegia e un’area di alta pressione persistente che ha portato temperature 8-10 gradi superiori alle medie stagionali. Le ondate di calore hanno causato anche il proliferarsi di incendi boschivi, alimentati da fulmini e da terreni secchi, che hanno ulteriormente messo a rischio le aree già vulnerabili. A nord della Finlandia, una pista di pattinaggio ha dovuto aprire le sue porte per offrire un rifugio dal caldo estremo, visto l’affollamento dei pronto soccorso, mentre i pastori finlandesi hanno dovuto affrontare il dramma della morte delle loro renne, incapaci di sopravvivere al caldo intenso.

Il cambiamento climatico 

Gli esperti non hanno dubbi: l’intensificarsi delle ondate di calore è un chiaro segno del cambiamento climatico in corso. Per Heikki Tuomenvirta, climatologo dell’Istituto Meteorologico Finlandese, «con l’avanzare del cambiamento climatico, le ondate di calore eccezionalmente severe diventeranno sempre più intense. Sono più frequenti, più gravi e durano più a lungo». Finlandia, Norvegia e Svezia sono solo alcuni dei Paesi che stanno affrontando questi cambiamenti drammatici, ma tutto il pianeta è coinvolto in questa sfida. Il riscaldamento globale non solo sta alterando i modelli climatici, ma sta anche mettendo a dura prova le capacità di adattamento delle società, portando a emergenze sanitarie, danni economici e una crescente instabilità ambientale.

Foto copertina: © LCVA | Dreamstime

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