West Nile, quarta vittima nel Lazio. Italia prima in Europa per contagi dalle zanzare


Una donna di 93 anni, residente a Cisterna di Latina, è morta allo Spallanzani di Roma dopo essere stata contagiata dal virus West Nile. È la quarta vittima nel Lazio, la decima in Italia. La paziente era stata inizialmente ricoverata all’ospedale San Paolo di Velletri, prima del trasferimento nella struttura specializzata. Solo nel Lazio, i casi confermati sono già 73. I più recenti sono stati segnalati soprattutto in provincia di Latina, in particolare nei comuni di Aprilia, Cisterna, Latina, Pontinia, Sezze e Sonnino. Dodici i nuovi contagi rilevati nella regione nell’ultima settimana, di cui tre con sindrome neurologica. Il virus non si trasmette da persona a persona, ma attraverso le punture di zanzara. E proprio le zanzare comuni – non la zanzara tigre – rappresentano il principale vettore. Per questo le autorità sanitarie continuano a invitare i cittadini alla prevenzione: repellenti, zanzariere, abiti lunghi e massima attenzione soprattutto all’alba e al tramonto.
Italia primo Paese per contagi in Europa
A livello nazionale, l’infezione ha già superato i 100 casi confermati nel 2025. Secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità, da gennaio a oggi sono stati registrati 484 contagi, di cui 266 nella forma neuroinvasiva, la più pericolosa. I decessi, in totale, sono già 36. Numeri in crescita rispetto al 2023, quando furono 394 i casi (195 neuroinvasivi) e 32 i morti. Peggio andò solo nel 2022, con 728 contagi e 51 decessi. Intanto, il report settimanale del Centro europeo per il controllo delle malattie (Ecdc) segnala che l’Italia è il Paese con il maggior numero di contagi in Europa. Seguono, a distanza, Grecia, Romania, Bulgaria e Francia. L’area più colpita è proprio il Lazio, con la provincia di Latina in testa.
L’informativa in Senato del ministro Schillaci
Il ministero della Salute assicura che la situazione resta monitorata. Il ministro Orazio Schillaci riferirà in Senato martedì 5 agosto, dopo la richiesta di informativa avanzata dal gruppo del Partito Democratico. L’obiettivo è fare il punto sulla diffusione del virus e rafforzare le misure di prevenzione. Nel frattempo, l’Ordine dei medici ricorda che la malattia può colpire in modo molto diverso. La maggior parte delle persone infette non sviluppa sintomi. Circa il 20% manifesta febbre, mal di testa e spossatezza. I casi gravi, per fortuna rari (meno dell’1%), colpiscono soprattutto anziani o persone fragili e possono portare a complicazioni neurologiche, anche permanenti. L’invito delle autorità è chiaro: non abbassare la guardia. Con l’arrivo delle settimane più calde dell’estate, il rischio potrebbe aumentare ancora.