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«Raffaella Carrà una di noi», nei manifesti elettorali del Partito comunista cileno spunta il volto dell’artista italiana – La foto

03 Agosto 2025 - 17:13 Anna Clarissa Mendi
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La cantante è diventata il simbolo della campagna di Jeannette Jara, candidata di sinistra alle elezioni presidenziali del 16 novembre. L'iniziativa è stata lanciata dai proprietari di una cartoleria nel centro di Santiago

La cultura pop italiana al servizio della politica, ma cilena. Il volto di Raffaella Carrà è diventato il simbolo della campagna elettorale di Jeannette Jara, esponente del Partito comunista e candidata di sinistra alle prossime elezioni presidenziali in Cile, in programma il prossimo 16 novembre. Ai suoi comizi e per le strade di Santiago, sono infatti comparsi grandi poster rossi con il ritratto in bianco e nero di una giovane Carrà accompagnati dalla scritta: «Siempre voto comunista», falce e martello, e sotto, in italiano, «una di noi».

Perché la sinistra ha scelto il volto della cantante?

La decisione di utilizzare l’immagine della cantante italiana non è casuale. Due giorni dopo la vittoria di Jara alle primarie della sinistra, una cartoleria del centro di Santiago ha iniziato a stampare i poster con il viso della leggendaria artista. «Lo abbiamo creato per una ragione specifica – spiega il proprietario della cartoleria Cesar Padilla a la Repubblica –. Subito dopo la vittoria nelle primarie, sembrava che Jara volesse lasciare il partito comunista per riuscire a intercettare più facilmente i voti della sinistra moderata. E quello che noi volevamo dire con questo poster era: essere comunisti non è un peccato, guardate Raffaella, lei non se ne è mai vergognata, anzi! La nostra idea ha funzionato». 

«È il simbolo di una politica aperta e inclusiva»

Un messaggio che ha trovato terreno fertile in Cile, dove la figura di Raffaella Carrà è ancora fortemente legata al mondo progressista. La cantante, infatti, non è solo ricordata come una stella del piccolo schermo, ma anche come figura di spicco del partito comunista e della causa Lgbtqia+. È del 1977, del resto, la sua celebre intervista con la rivista spagnola Interviù, da cui proviene la frase usata oggi nei manifesti elettorali, in cui Carrà aveva dichiarato di «votare sempre per il Partito comunista». In Sud America, la sua immagine ha sempre incarnato valori di libertà, lotta contro l’oppressione e solidarietà verso le minoranze. «Raffaella era amata in tutto il Sud America, ma in Cile la sua figura ha un valore ancora più grande», ha sottolineato Padilla. «Non solo come artista, ma come simbolo di una politica aperta e inclusiva».

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