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Greenwashing, l’Antitrust multa Shein: «Informazioni ingannevoli e omissive»

04 Agosto 2025 - 10:38 Ugo Milano
shein multa antitrust greenwashing
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I clienti sarebbero stati ingannati sulla «riciclabilità» dei capi

Pubblicizzava un piano di riduzione delle emissioni di gas serra mentre queste incrementavano, spacciava i suoi prodotti come «green» senza specificare di quale fibra fossero fatti: in una parola greenwashing. È per questo che l’Antitrust ha colpito il colosso cinese del fast fashion Shein con una multa da 1 milione di euro. Secondo l’Autorità garante della concorrenza e del mercato l’azienda avrebbe diffuso claim ambientali «vaghi, generici e/o eccessivamente enfatici, in altri casi omissivi e ingannevoli».

L’etichetta «green» e le mancate specifiche dell’azienda

A essere colpita direttamente dalla multa dell’Antitrust, in realtà, è Infinite Styles Services Co. Ltd. la società che gestisce i siti di compravendita dei prodotti Shein in tutta Europa. A finire nel mirino dell’Autorità sarebbero alcune pagine del sito web, in particolare #SHEINTHEKNOW, «evoluSHEIN» e «Responsabilità sociale». L’azienda avrebbe infatti detto di star progettando un «sistema circolare» per riciclare i prodotti, affermazione «risultata falsa o quantomeno confusionaria». Così come il claim «green», appiccicato senza un motivo giustificato ad alcuni capi di abbigliamento: «Non indicano in maniera chiara quali siano i sostanziali benefici ambientali dei prodotti durante il loro intero ciclo di vita». Per di più no sarebbe neanche reso chiaro ed evidente che la linea «green» è «marginale rispetto al totale dei prodotti a marchio Shein»,

Il neto zero delle emissioni entro il 2050: «Tutto falso, negli ultimi due anni sono aumentate»

Tutte affermazioni che, secondo l’Antitrust, potrebbero indurre il cliente a pensare erroneamente che l’intera collezione “evoluSHEIN” sia realizzata con materiali «ecosostenibili» e riciclabili. L’Antitrust ha puntato il dito contro Shein anche per quanto riguarda i suoi carbon claim, in particolare l’obiettivo – o presunto tale – di ridurre del 25% le emissioni di gas serra entro il 2030 e azzerarle entro il 2050. Elementi «contraddetti dall’incremento delle emissioni dell’attività di Shein per gli anni 2023 e 2024». Per questo, e perché operante nel settore del fast fashion che già di per sé utilizza «modalità altamente inquinanti», l’Atitrust ha multato l’azienda chiedendo «una maggiore diligenza».

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