Il giornalista di Al Jazeera e il post Telegram pro Hamas del 7 ottobre 2023 (poi cancellato)


Il 10 agosto 2025, Al Jazeera denuncia l’uccisione di quattro suoi corrispondenti a Gaza. Tra questi, il reporter Anas Al-Sharif, accusato dall’IDF di essere molto vicino ad Hamas e definito «terrorista». Molti giornalisti, attivisti, utenti e organizzazioni hanno preso le sue difese, accusando Israele di aver diffuso falsità sul suo conto. In particolare, circola lo screenshot di un post Telegram attribuito al corrispondente di Al Jazeera, nel quale si leggerebbe un evidente elogio ai terroristi di Hamas per la strage del 7 ottobre 2023. Secondo i sostenitori del palestinese, si tratterebbe di un falso, in quanto il messaggio non risulta presente nel suo canale Telegram.

Lo screenshot del post Telegram del 7 ottobre 2023
Lo screenshot mostra un post Telegram attribuito al reporter palestinese Anas Al-Sharif, datato 7 ottobre 2023, con il seguente testo: «9 hours and the heroes are still roaming the country killing and capturing… God, God, how great you are». In sostanza, viene riportato un elogio ai terroristi di Hamas, definiti «eroi» per le uccisioni e i rapimenti avvenuti quel giorno, accompagnato da un ringraziamento a Dio per quanto accaduto.

Secondo Muhammad Shehada, in un post su X che ha superato le 600 mila visualizzazioni in poche ore, si tratterebbe di un falso. «Ho appena letto tutti i messaggi di Anas al-Sharif del 7 ottobre 2023, ma non ne esiste nessuno», scrive in difesa del reporter, sottolineando inoltre che «Telegram non indica nemmeno la data nei messaggi» e accusando Israele di stare disperatamente cercando di «giustificare l’omicidio del principale giornalista di Gaza».

Il canale Telegram di Anas Al-Sharif
Muhammad Shehada conferma l’esistenza del canale Telegram di Anas Al-Sharif. In un suo post, mostra lo screenshot dei messaggi pubblicati il 7 ottobre 2023, intorno all’orario indicato in quello contestato, il quale risulta assente. Secondo Shehada, questo dimostrerebbe l’inesistenza del post.

Attualmente, il canale Telegram risulta seguito da oltre 142 mila utenti. Grazie all’indirizzo @anas1020304050 è possibile cercare traccia del post contestato.

Il salvataggio su Web Archive e le “analisi” per negarlo
Lo stesso Muhammad Shehada, in un post successivo, riporta l’esistenza di un post Telegram archiviato su Web.Archive.org il 27 novembre 2023. Tuttavia, continua a ritenerlo un falso.

Secondo Shehada, il messaggio in inglese sarebbe falso, indicando come prova la foto profilo diversa da quella presente nello screenshot. Afferma che la versione in arabo «sembri autentica», ma nega in ogni caso la sua esistenza perché lo ritiene «incoerente con la cronologia dei post di Anas del 7 ottobre» che definisce «fattuali e giornalistici». In ogni caso, Shehaba rifiuta di riconoscere un eventuale sostegno di Al-Sharif alla strage del 7 ottobre: «Ancora una volta, anche se Anas avesse pubblicato quel messaggio, ciò NON lo renderebbe in alcun modo un bersaglio legittimo e NON significherebbe che sostenesse l’uccisione di civili».
La foto profilo del canale non dimostra che sia falso
Il fatto che la foto profilo del canale sia diversa da quella attualmente utilizzata non dimostra che il post sia falso.

L’immagine che ritrae Anas Al-Sharif nel salvataggio su Web.Archive.org del 27 novembre 2023 risulta coerente con quella presente nel canale all’epoca, poiché era stata caricata il 31 ottobre 2023.

La prova dell’ID del post e la prova della cancellazione
Il post risulta salvato su Web.Archive.org e successivamente cancellato dal canale Telegram. Shehada non considera che ogni messaggio possiede un proprio ID, che consente di individuare quello precedente e quello successivo. Partiamo dal primo, ossia quello con ID 22097 (archiviato qui).

Quello successivo è il 22099 (archiviato qui).

Tra i due risulta mancante proprio l post con ID 22098, contenente l’elogio a Hamas e il ringraziamento a Dio per la strage del 7 ottobre 2023.

Grazie a un ulteriore salvataggio su Web.Archive.org, è possibile ritrovare la cronologia dei post del 7 ottobre 2023 con quello cancellato tra i numeri 22097 e il 22099.

Ulteriori contenuti contestati
Non si tratta dell’unico contenuto contestato ad Anas Al-Sharif. Risulta, ancora oggi pubblico nel canale Telegram, un post del 26 ottobre 2023 dove leggiamo: «Ogni volta che senti che il morale non è buono! Ricorda che li abbiamo colpiti in testa nel mezzo dei loro siti militari». Nel post, in allegato, c’è la foto di un terrorista mentre schiaccia la testa di un israeliano morto a terra.
Non mancano i post di elogio nei confronti di Yahya Sinwar, glorificandolo in certe occasioni, e dove lo stesso Anas Al-Sharif condivide dei selfie insieme a lui.