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Ucraina, Trump attende Putin in Alaska: «Vuole fare accordo, se andrà bene chiamerò Zelensky». Domani il vertice

14 Agosto 2025 - 17:19 Alba Romano
putin trump alaska
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Il tycoon accoglierà domani ad Anchorage il presidente russo. Nel bilaterale si parlerà soprattutto di una possibile soluzione alla guerra in Ucraina

Non ci sarà nessun cessate il fuoco immediato in Ucraina. A mettere le mani avanti, alla vigilia del bilaterale in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin, ci ha pensato lo tesso presidente americano in un’intervista radiofonica. «Sono interessato a una pace immediata, c’è il 25% di possibilità che l’incontro con Putin non abbia successo. Lui vuole fare un accordo, penso che otterremo un buon risultato», ha detto il tycoon. Se tutto andrà come deve andare, è poi previsto un trilaterale in cui verrà incluso anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «È necessario, ho già in mente tre posti dove poterlo fare». In realtà, scrive Bloomberg, è probabile ci sia un doppio trilaterale: «Il secondo incontro sarà ancora più importante, sarà quello in cui faranno un accordo».

Le difficoltà di Trump: «L’Ucraina è un conflitto difficile da risolvere»

Il successo del bilaterale è però ancora tutto da raggiungere: «Se l’incontro con Putin va male non chiamerò nessuno», ha già anticipato il presidente americano. «Chiamerò Zelensky se l’incontro con Putin andrà bene». Il tycoon rimane molto sicuro di sé: «Putin sa che sono il più duro con cui abbia mai avuto a che fare». Ma ammette che il conflitto in Ucraina è di gran lunga quello più difficile da risolvere. Poco prima, il leader del Cremlino aveva elogiato il tycoon per i suoi «sforzi energetici e sinceri» in vista di una pace negoziata in Ucraina.

La minaccia del vulcano in Alaska

Non si è ancora dissolta la fitta nube di fumo e cenere che da una settimana ha annerito i cieli della penisola russa della Kamchatka e dell’Alaska. Una colonna che si è estesa per 170 chilometri e causata dall’eruzione, dopo secoli di quiescenza, del vulcano Krasheninnikov. L’evento poteva mettere a rischio il vertice tra il presidente americano Trump e il suo omologo russo, dato che per tutti i voli è stata dichiarata l’allerta arancione e la compagnia Alaska Airlines ha annullato i viaggi per le città di Nome e Kotzebue. Il faccia a faccia però s’ha da fare, e la conferma è arrivata direttamente dal Cremlino.

Quando sarà il bilaterale tra Trump e Putin

Inizierà tutto con un bilaterale tra i due presidenti, che – insieme agli interpreti – si chiuderanno all’interno di una stanza da soli intorno alle 11.30 locali di venerdì 15 agosto, le 21.30 ora italiana. Poi le porte si apriranno per i due entourage. Putin, ha fatto sapere il consigliere per la Politica estera Iuri Ushakov, sarà accompagnato anche da tre ministri: quello degli Esteri Lavrov, della Difesa Belousov e delle finanze Siluanov.

I minerali dell’Alaska come moneta di scambio: cosa proporrà Trump a Putin

Al centro del dialogo ci sarà ovviamente la questione della guerra in Ucraina, ma da Mosca assicurano che non si parlerà certo solo di quello. Il nodo principale, però, è ovvio che sia il futuro del conflitto. Secondo il Telegraph, Trump starebbe valutando di addolcire il boccone offrendo alla Russia accesso a minerali e terre rare in Alaska, oltre che la revoca di alcune sanzioni all’industria aerea, in cambio della tregua. Stando a Politico, il tycoon sarebbe contemporaneamente pronto a riconoscere da parte americana diverse garanzie di sicurezza a Kiev, per «scoraggiare future aggressioni russe». Sarà discusso anche «lo sviluppo futuro della collaborazione bilaterale nel settore commerciale ed economico, che ha un enorme potenziale purtroppo finora non sfruttato», ha anticipato Uhakov.

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