Raid su un ospedale a Gaza city, Al Jazeera: «Almeno 7 morti». Sciopero generale in Israele: la protesta per chiedere la fine della guerra e il rientro degli ostaggi


Un raid israeliano alle prime ore del mattino ha colpito l’ospedale Al Ahli di Gaza City, uccidendo almeno 7 persone, secondo quanto riporta Al Jazeera. Un ragazzo è morto, invece, nell’attacco su una tenda, sempre a Gaza City. Israele intensifica la sua offensiva mentre aumentano i morti per fame saliti a 11 nelle ultime 24 ore, secondo il ministero della Salute controllato da Hamas. (11 nelle ultime 24 ore secondo il ministero della Salute di Gaza) e aumenta la pressione per sfollare forzatamente i palestinesi nelle zone di concentramento nel sud della Striscia.
Lo sciopero generale in Israele
Decine di migliaia di persone sono scese in strada a Tel Aviv fin dalle 6.30 del mattino (le 5.30 in Italia) per lo sciopero generale nazionale proclamato dal Forum delle famiglie degli ostaggi per sollecitare la fine della guerra a Gaza e un accordo per il ritorno degli ostaggi ancora nella mani di Hamas. Ne danno notizia i media israeliani mostrando immagini di blocchi stradali sulle autostrade e sulle vie principali di accesso. Il Forum si attende la presenza di un milione di persone sulla Piazza degli Ostaggi a Tel Aviv per tutta la giornata e centinaia di iniziative in tutto Israele con decine di migliaia di persone.
Per dare il via alla giornata di proteste, gli attivisti si sono posizionati agli incroci delle strade principali, hanno acceso falò nel mezzo della carreggiata e distribuiscono nastri gialli ai passanti. Il programma della giornata prevede che un punto stampa del Consiglio di ottobre dal mercato di Sarona a Tel Aviv, di fronte al quartier generale militare di Kirya. Alle 9 una speciale mostra fotografica verrà inaugurata in Piazza degli Ostaggi, aperta al pubblico per tutta la giornata fino alle 18. Il palco principale nella Piazza ospiterà anche discorsi dei familiari degli ostaggi per quasi tutta la giornata.
Gli eventi della giornata culmineranno con una manifestazione di massa davanti al quartier generale militare di Kirya in programma per le 20 (le 19 in Italia). «Una giornata per salvare vite» è il titolo dato alla manifestazione da Forum delle famiglie, che contesta la decisione del governo Netanyahu di espandere l’offensiva a Gaza, anziché raggiungere un accordo per liberare i 50 ostaggi rimasti, 20 dei quali ritenuti ancora vivi. Proteste e azioni sono previste in 400 località di tutto il Paese.
Attacco israeliano a una centrale elettrica in Yemen
Israele ha colpito una centrale elettrica yemenita vicino alla capitale Sana’a controllata dagli Houthi, secondo quanto affermato da un funzionario della Difesa israeliana a Times of Israel e successivamente confermato dall’Idf. I media locali hanno riferito di forti esplosioni nella zona che hanno messo fuori servizio i generatori. Gli Houthi hanno parlato in un primo momento di una generica «aggressione». Le forze di difesa israeliane hanno poi confermato di avere colpito «un sito infrastrutturale terroristico nella zona di Sana’a da una distanza di 2.000 chilometri da Israele, nello Yemen, prendendo di mira un sito infrastrutturale energetico. I raid – aggiunge l’Idf in una nota – sono stati condotti in risposta ai ripetuti attacchi del regime terroristico Houthi contro lo Stato di Israele e i suoi cittadini, tra cui il lancio di missili terra-terra e droni verso il territorio israeliano». L’emittente televisiva yemenita Al Masirah, affiliata agli Houthi ha informato che squadre di soccorso stavano lavorando per spegnere un incendio causato dall’attacco.